Indivia con pasta di caffè e burro di biscotto

Endibia con Pasta de Café y Mantequilla de Galleta
Astrance
Cuisinier: Pascal Barbot
Pays: Francia
Localité: 75016 París
Adresse: 4, rue Beethoven
(+33) 0140508440

È uno dei piatti più strani che si possa trovare in un campo così allucinante come quello della creatività attuale. Al punto che esce da ogni norma, che lo stesso autore, Pascal Barbot, una delle menti più lucide e audaci del pianeta culinario, dubita sulla sua ubicazione nel menu. In modo sicuro è impossibile situarlo, poiché può essere ugualmente catalogato come un antipasto dolce, che come un dolce salato, e persino come un pre-dessert. Se ciò già è un merito di per sé, l’immenso valore di giungere a polverizzare tutti i concetti, un qualcosa che caratterizza lo chef, ciò che è veramente trascendente è il livello di perfezione che raggiunge questa follia, che sazia di piacere offrendo sapori inediti opposti in perfetta armonia. C’è amarezza, c’è dolcezza, c’è acidezza e ci sono molti aromi gustosi. Appaiono diverse consistenze: l’indivia si mostra tenera, evanescente per la lunga caramellatura, ma allo stesso tempo conserva un minimo del suo croccante naturale; il burro prende l’apparenza di un biscotto pralinato trasformato in salsa e la pasta di caffè raggiunge un volume inconsistente, etereo. E la stessa disposizione degli elementi, disintegrati, in tre spazi, “distanti”, fa dei protagonisti un gioco, in cui il commensale deve sperimentare se decide di mangiare prima d’indivia da sola e quindi mischiarla con un rinforzo o con l’altro, o come questi appaiono e scompaiono tra un boccone e l’altro dell’ortaggio. Man mano che si vada da qui a là o da là a qua, le sensazioni balleranno diversi ritmi di originalità, sempre geniali. Che grande è Barbot!



La Recette



Ingredienti

Il burro di speculoos:

  • 500 g di farina
  • 1 cucchiaio da minestra di bicarbonato di sodio
  • 1/2 cucchiaio da minestra di cannella in polvere
  • 3 chiodi di garofano
  • 300 g di zucchero di canna
  • 3 uova
  • 400 g di burro ammorbidito
  • sale

L’indivia:

  • 4 belle indivie
  • 20 g di burro
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 8 rotelle sottili di limone
  • 1 stecca di cannella
  • 2 chiodi di garofano
  • 1 rametto di timo
  • 2 dl di birra

La pasta di caffè:

  • 100 g di caffè
  • 50 g di zucchero
  • 1 g di agar agar
  • 1 cucchiaino di praline

Elaborazione

Il burro di speculoos:

In un recipiente, disporre la farina a fontana, aggiungere gli altri ingredienti e mescolare lentamente in modo che rimangano ben amalgamati. Lasciar riposare una notte in frigorifero per far “maturare” l'impasto. Il giorno seguente cuocere l'impasto a fuoco lento in una casseruola, mescolando ininterrottamente per 20 minuti; colare.

L’indivia:

Far sciogliere il burro in una padella, aggiungere lo zucchero, collocare le indivie tagliate a metà, con la parte piana in contatto con la padella, aggiungere le spezie, le rotelle di limone, il timo e la birra. Cuocere a fuoco lento per 1 ora e controllare la formazione del caramello al termine della cottura.

La pasta di caffè:

In una casseruola, collocare il caffè, lo zucchero, le praline e l’agar agar e far cuocere per 5 minuti, quindi riporre. Se necessario per ottenere una struttura vellutata, frullare. Servire.



Petits pois nains crus sous voile gélatineux de gimgembre et fleurs de ciboulette

Guisantes en Lágrima Crudos Cubiertos con un Velo Gelatinoso de Jengibre y Flore
Mugaritz
Cuisinier: Andoni Luis Aduriz
Pays: España
Localité: 20100 - Renteria (Guipúzcoa)
Adresse: Aldura Aldea, 20 - Caserío Otzazulueta
(+34) 943522455

L’ingegno e l’erudizione di Andoni Luis Aduriz, mistico ecologista culinario, rimangono palesi nel libro Clorofilia, che ne riflette la grande opera con una forte radice vegetale, ispirata alla filosofia di Michel Bras, personaggio per cui sente una speciale passione professionale. In questo campo sono numerose le eccellenti ricette ottenute (non in vano dobbiamo considerare il proprietario del Mugaritz come uno dei principali cuochi del mondo), il che non c’impedisce di esaltare soprattutto: “Verdure arrosto e crude, germogli e foglie, silvestri e coltivate, condite con burro di nocciole e con un generoso condimento di formaggio Emmental”, una chiaroveggente interpretazione del Gargouillou, e questo originale piatto di piselli guipuzcoani, che proclamiamo Piatto dell’Anno per diverse e abbondanti ragioni.

Ci affascina il suo concetto minimalista: quattro elementi disposti con estrema semplicità che offrono tre sapori squisiti e nitidi, due aromi sottilissimi, due strutture opposte e complementari, due temperature e due colori tra un riflesso brillante. Gusto di piselli crudi, di campagna, verdastri ed eccelsi, unici, con due armonici contrappunti disposti a contagocce: un tocco magico di spezia e un altro esultante floreale. Sfrutta il legume mentre scompare, si sfuma la gelatina. Fredda la base e tiepido il velo. Assolutamente colorista offrendo solo due tonalità: verde smeraldo e viola. E perché la bellezza giunga a un’espressione impattante, si dispone in un piatto espressamente pensato per l’occasione.

La natura nella sua più naturale e artistica espressione.



La Recette



Ingredienti

Per i piselli:

  • 1 kg di piselli

Per il brodo di legumi:

  • 1 l d’acqua
  • 20 g di carota
  • 2 spicchi d’aglio
  • 20 g di porro
  • 30 g di cipolla
  • 50 g di ceci
  • 1 osso
  • 100 g di carne ricca di collagene

Per il velo gelatinoso:

  • 1 l di brodo di legumi
  • 45 g di zenzero
  • 40 ml di salsa di soia
  • 20 g di sale fino


Risotto blanc avec poudre de café et càpres de Pantelleria

Risotto blanc avec poudre de café et càpres de Pantelleria
Le Calandre
Cuisinier: Massimiliano Alajmo
Pays: Italia
Localité: 35030 Sarmeola di Rubano (Pádua)
Adresse: Via Liguria, 1
(+39) 049630303

E senza nessuna paura di equivocarci, possiamo asseverare che Massimiliano Alajmo, primus inter pares tra i cuochi della pasta, si colloca nell’elite mondiale anche in quanto a risotti. Nonostante la sua giovinezza, ha creato i suoi due capolavori già qualche anno fa, e non è ancora stato in grado di superarli pur trovandosi in permanente stato di grazia. Il motivo: risulta una prodezza quasi impossibile data la magnanimità dei precedenti. Tutto sommato, tanto vale il risotto allo zafferano con polvere di liquirizia, che il risotto bianco con polvere di caffè e capperi; sino all’estremo che la differenza potrebbe essere marcata solo dall’ispirazione del cuoco o dalla preferenza del commensale.

Entrambi si sostentano su uno stile minimalista. Entrambi offrono radicali contrapposizioni di sapori in incredibile armonia. Gusti di polvere di liquirizia (spolverata sul piatto) e capperi (tritati e sparsi sulla graminacea ) che, nonostante la loro potenza si manifestano equilibrati e sempre in funzione del cereale, che conserva pienamente la sua identità sapida. Ci troviamo, quindi, davanti ad un piatto di riso con una sottile e compensata originalità. La qualità intrinseca dell’ingrediente principale, la cottura uniforme che mostra il grano e la coesione del sugo contribuiscono alla perfezione di questo fantasioso risotto.



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Ingredienti

  • 320 gr di riso vialone nano Tenuta Castello
  • 15 gr di cipolla tritata
  • 12 gr di olio extra vergine di oliva
  • 8 chicchi di caffè
  • 70 gr di vino bianco secco
  • brodo di gallina quanto basta
  • 60/70 gr di burro
  • 100/120 gr di parmigiano
  • sale e zucchero quanto basta
  • polvere di caffè
  • capperi di Pantelleria dissalati e tritati

Elaborazione



Colin à la romaine confit à 45º sur poivrons et soupe au riz

Battered hake confit at 45ºc over peppers and rice soup
El Portal de Echaurren
Cuisinier: Francis Paniego
Pays: España
Localité: 26280 Ezcaray (La Rioja)
Adresse: Padre José García, 19
(+34) 941354047

È, probabilmente, la migliore ricetta che oggi si possa degustare di questo piatto così popolare, uno dei più caratteristici della cucina tradizionale spagnola, onnipresente in tutti gli ambiti, dal domicilio domestico alla ristorazione pubblica. Costituisce una ricreazione che, pur conservando gli ingredienti e la memoria storica, si decanta verso l’alta cucina. Si mantiene il velo aureo dell’impanatura. La succulenza viene accentuata dal buon volume del filetto e dall’impiego di una tecnica oggi in auge: la cottura a bassa temperatura. Si potenzia l’idiosincrasia tattile del pesce, che rappresenta uno dei suoi maggiori valori gastronomici. Si mantiene la compagnia ancestrale dei peperoni, anche se quelli morrones, rossi, giganti o quelli del piquillo vengono sostituiti da una varietà superiore: quelli del cristal, di sapore più delicato e di consistenza più fine, di diverso colore. E s’incorpora una salsa, sotto forma di minestra traslucida di riso e gallina, molto equilibrata, sia per quanto riguarda il cereale che il pollame.



La Recette



Ingredienti

Per il nucleo centrale:

  • 180 g del centro del merluzzo a persona
  • farina
  • uovo
  • sale
  • abbondante olio d’oliva

Per i peperoni:

  • peperoni verdi del cristal
  • sale
  • olio d’oliva

Per la minestra di riso e gallina:

  • 1 dl di olio d’oliva
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 carota
  • 200 g di riso


Ravioli di verdure al dente con brodo di granchio e alghe

Raviolis de Verduras al Dente con Caldo de Cangrejo y Algas
Pier Bussetti
Cuisinier: Pier Bussetti
Pays: Italia
Localité: 12040 Govone (CN)
Adresse: Piazza Vittorio Emanuele II, 17
(+39)017358057

Nella cucina sperimentale di Pierre Bussetti, un piatto brillantissimo sotto molti punti di vista, per delicatezza, innovazione gustativa armonica e cromatismo, sono i ravioli, freschi, arricchiti con uovo, al dente, ripieni con una brunoise di verdure (zucchina, carota, rapa, ecc.), ancora più tersa della pasta, per metterne in risalto la verità sapida e tattile, e con ciò fuggire dai ripieni mediocri e fallaci, il tutto nuotando in un oceanico e immacolato brodo di grancevola e alghe, molto traslucido e nitido, profumato con ingegno e sottigliezza con due tocchi citrici che vanno da favola al mare e al frutto di mare: lime e mandarino. Indubbiamente, una testimonianza d’arte d’avanguardia, che fa tesoro di ingegno ed equilibrio, naturalezza e semplicità.



La Recette



Ingredienti

 



Insalata tiepida di cuori di verdura con astice, crema di lattuga e sugo iodato

Ensalada tibia de tuétanos de verdura con bogavante, crema de lechuga de caserío
Martín Berasategui
Cuisinier: Martín Berasategui
Pays: España
Localité: 20160 Lasarte-Oria (Guipúzcoa)
Adresse: Loidi, 4
(+34) 943366471

Lo ha consacrato il tempo con un successo che non si può definire altrimenti che grandioso.

È eccezionale per prodotto, per pulizia gustativa, per leggerezza, per trattamento tecnico, per cromatismo... e, soprattutto, perché offre un modo diverso di vedere le insalate. Berasategui, da buon perfezionista che è, più che creare reinventa ogni giorno la propria cucina. E così, poco a poco, è andato variando questa articolazione che in questo momento dispone l’integralità come se fosse un mosaico piatto e di forma quadrata. Dà l’impressione di essersi ispirato al Gargouillou di Michel Bras, tuttavia quest’insalata non ha niente a che vedere con la formula dello chef di Laguiole. Si compone di alcuni ingredienti molto radicati nella nostra cultura, che veste con forme originali: cuori di pomodori, crema di lattuga, cipollina tagliata a lamine finissime, fave e asparagi saltati, cuori di cavolfiore e broccolo, ... e anche di altri più recenti, come avocado a forma di riccioli e mandorle fresche, ... oppure medaglioni di astice per realizzare una così universale insalata, sugo iodato di molluschi con l’appetitosa presenza di vongole, cuori di mare, murici, ecc., che termina di rubricare con un infuso gelatinizzato di pomodoro.



La Recette



Ingredienti

  • 1 astice da 1.150 g cotto, sgusciato e tagliato in 12 medaglioni di un certo spessore

Per l’infuso di pomodoro:

  • 3 kg di pomodori maturi
  • 30 g di sale fino
  • 40 g di zucchero

Per gli asparagi:

  • 6 punte di asparagi selvaticisale e olio d’oliva

Per i cuori di cavolfiore e broccolo:

  • 2 o 3 tronchi di cavolfiore e broccolo ben pelati

Per i cuori di pomodoro:

  • 12 pomodori mediani

Per il saltato di fave:

  • 280 g di fave piccole
  • 100 g di cipollina fresca
  • Olio vergine d'oliva
  • Sale

Per la crema di lattuga di fattoria:

  • 200 g di lattuga di fattoria
  • 200 g di brodo
  • 150 g di cipollina
  • 15 g di burro

Per il sugo iodato:

  • 2 scalogne
  • 200 g di vino bianco secco
  • 250 g di panna intera
  • 100 g di sugo di cozze
  • 3 spicchi d’aglio
  • 1 rametto di timo
  • 100 g di cuori di mare
  • 60 g di vongole veraci
  • 6 ostriche tritate
  • 6 murici

Inoltre:

  • 12 mandorle fresche sgusciate
  • ½ avocado pelato e tagliato in lamine sottili con il pelapatate
  • ½ cipollina fresca piccola tagliata a pezzettini piccolissimi

Elaborazione

Per l’infuso di pomodoro: Pulire i pomodori, toglierne bene il cuore e dividerli in 6 pezzi. Aggiungere il sale e lo zucchero, quindi impastare bene con le mani finché abbia la consistenza di una minestra (5 minuti). Colare infine attraverso una tela e un setaccio, collocandovi sopra un leggero peso perché mantenga una certa pressione e il succo si vada filtrando. Lasciandolo così per almeno 12 ore nella camera frigorifera. Una volta ben colato, si otterrà un fantastico succo di pomodoro, liquido e trasparente.Impiegare 2 g di agar-agar per ogni litro d’infuso. Per permetterne l’ottima miscelazione, riscaldare il 10% dell’infuso e aggiungervi l’agar-agar. Deve bollire perché posa essere mescolato con il resto dell’infusione, che si troverà a 35 ºC. Stendere la gelatina sul piatto (30 g per piatto), lasciando che si gelatinizzi.

Per gli asparagi saltati: Prendere gli asparagi, dividerli in 4 parti e saltarli leggermente in una padella calda con un poco di sale e olio.

Per i cuori di cavolfiore e broccolo: Prendere i cuori, quadrettare bene e tagliarli con l’affettatrice il più sottilmente possibile. Metterli in acqua gelata, con cubetti di ghiaccio, perché rimangano più croccanti. Condirli con una vinaigrette di olio d’oliva, aceto di sidro e sale (tre parti d’olio per una d’aceto).

Per i cuori di pomodoro: Tagliare la base e la parte superiore del pomodoro, cercare di togliere la polpa del pomodoro senza toccare il cuore per poi toglierlo (il cuore è costituito dai semi e dalla polpa corrispondente). Il pomodoro deve essere maturo e, se possibile, aromatico. Impiegare almeno 12 cuori gelatinosi di pomodoro.

Per il saltato di fave: Tritare finemente la cipollina e lasciare cuocere dolcemente a fuoco lento. Quando questa sia cotta, aggiungere le fave e, fuori dal fuoco, girarle un paio di volte, rettificando il sale e sgocciolando velocemente l’olio.

Per la crema di lattuga di fattoria: Tagliare la cipollina in julienne e soffriggere in burro finché sudi. Bagnare con il brodo e lasciar bollire 15 minuti a fuoco lento. Mescolare la lattuga di fattoria sbiancata e fredda con il brodo e la cipollina.Tritare nel frullatore e colare con un passino fino. Raffreddare nella camera frigorifera.

Per il sugo iodato: Cuocere a fuoco lento la scalogna e l’aglio tritato, deglassare con il vino e il sugo di cozze, ridurre alla metà, aggiungere la panna intera e cuocere per 10 minuti.Aggiungere i molluschi in freddo e rimuovere la casseruola come se si stesse cucinando il baccalà al pil-pil perché tutto l’insieme si amalgami. Colare il sugo e metterlo da parte, pronto per l’uso.

*Cottura preliminare dei murici: Innanzitutto è molto importante pulirli bene. A tal fine si dovranno realizzare 6 passaggi in acqua fredda con abbastanza sale e, tra un passaggio in acqua e l’altro, devono stare in riposo 5 minuti, vale a dire un totale di 30 minuti. Con ciò se ne eliminerà tutta la mucosità e la sabbia.Una volta ben puliti, cuocerli in acqua e sale per 30 minuti, e lasciar raffreddare nella stessa acqua per evitare che si secchino. Sgocciolarli ed utilizzarli per preparare il sugo iodato.

Inoltre: Tagliere l’avocado in quattro parti e con un pelapatate ottenere 3 lamine che si collocheranno arricciate nel piatto. Condire con sale e olio d’oliva giusto nel momento di servire l’insalata.

Una volta tagliata a lamine, introdurre la cipollina in acqua e ghiaccio. Lasciarla asciugare bene su uno straccio e collocarne 2 lamine in ogni insalata. Condire con sale e olio.

AFFINAMENTO E PRESENTAZIONE

Introdurre nel forno il piatto QUATRUM, in cui si era anteriormente versato il sugo di pomodoro gelatinizzato, perché la gelatina si temperi e acquisti calore. Sopra si collocheranno gli altri ingredienti nel seguente modo: alle due estremità andranno 2 medaglioni di astice, all’estremità opposta 2 cuori di pomodoro preventivamente conditi con olio d’oliva, al centro un pizzico di purè di lattuga, su cui si collocheranno gli asparagi saltati e le mandorle. I cuori di verdura conditi andranno al centro, ben alti, collocandovi attorno le fave saltate e il sugo iodato. Collocare anche l’avocado e la cipollina.

NOTA. Questa operazione deve essere realizzata molto velocemente, in modo che il pomodoro gelatinizzato giunga a tavola tiepido.



Pasta in bianco all´olio e parmigiano

Pasta in bianco all´olio e parmigiano
Dolce Stil Novo
Cuisinier: Alfredo Russo
Pays: Italia
Localité: 10073 Ciriè (Turín)
Adresse: Via San Pietro, 71
(+39) 0119211110

Alfredo Russo sviluppa una culinaria d’autore, evidentemente moderna, ma nel contempo ispirata al ricettario, a ingredienti e sapori storici. Questa simbiosi di cultura e immaginazione che caratterizza la sua opera viene riflessa in questa creazione, che ha una certa genialità e molta perfezione. Dietro al nome si nasconde la sorpresa: uno spettacolare millefoglie realizzato con una moltitudine di finissime lamine traslucide di pasta arricchite con tuorli d’uovo, che si alternano con piccoli strati di crema cotta di formaggio; costruzione rettangolare, che prende la forma di lasagna, avvolta in un’aerea spuma avorio di parmigiano-reggiano in cui appaiono incrostati piccoli pezzi croccanti di pistacchio e parmigiano. Il tutto profumato e lubrificato con olio vergine d’oliva. Che ricchezza di strutture e di consistenze! Che raffinatezza nel palato! Che modo originale di esporre i rinforzi più elementari e tipici della pasta! Che lasagna pura, accademica, elaborata! Ha molteplici letture e una sola verità: entusiasma per la virtuosità di armonizzare il facile con il difficile.



La Recette



Ingredienti

  • Pasta fresca all’uovo: 300 gr. Farina 00, n. 22 rossi d’uovo
  • Per la crema cotta al parmigiano: 5 dl. Panna liquida, 150 gr di parmigiano, 3 uova, sale.
  • Per lo zabaione al parmigiano: 300 gr. Panna, 150 gr. Latte intero, 75 gr. Parmigiano, sale.
  • Per il croccante al pistacchio: 150 gr. Parmigiano, 40 gr. Pistacchi.
  • Altri ingredienti: olio extra vergine d’oliva.

Elaborazione



Sorello con tapioca, fiori d’aglio e succo di cocomero e pomodoro

Chicharro confitado con tapioca, flores de ajo y licuado de sandía y tomate
Fagollaga
Cuisinier: Isaac Salaberria
Pays: España
Localité: 20120 Hernani (Guipúzcoa)
Adresse: Ctra. de Goizueta
(+34) 943550031

È uno di quei piatti eccezionali, che è riuscito a incantare anche il pubblico più atavico, quello che questiona tutto ciò che non sia la tradizionale ricetta di un arrosto alla piastra e con rifritto. Affascina, e ciò non è assolutamente facile, per diversi motivi. Primo, perché il pesce offre una sensazione di semicrudo che deriva dalla preparazione a bassa temperatura, tecnica che Isaac Salaberria prodiga. In concreto s’immerge il filetto in olio d’oliva, in cui rimane a 40 °C durante 5 minuti. Trascorso questo tempo, si toglie dal fuoco e si tiene nello strutto durante 1 ora. Il risultato è un’ode alla natura, sia a livello gustativo che tattile, in cui la tecnica converte in vivanda ciò che sino ad ora non lo era. Non abbiamo mai visto un trattamento tanto audace e preciso di questo pesce.

Il talento si manifesta in altri due particolari: il contorno e la salsa che, come avviene per la pancetta, viene servita a parte, in un bicchierino, che si deve mischiare a piccoli sorsetti con il sorello. Salsa audace, che sciocca, in modo elettrizzante e appetitoso, con l’ingrediente principale. Si tratta di succo di cocomero a cui s’incorporano due pezzi di pomodoro tritato e delle gocce magiche di aceto di Modena. Ha molta sostanza e rompe radicalmente con il pesce, introducendo un criterio fruttato e rinfrescante, oltre che leggero. Il contorno, la tapioca, cotta in un brodo di gallina che successivamente s’impregna di olio all’aglio, fiori d’aglio e cipollina è già più tradizionale, poiché anche se si sono cambiate le forme, mantiene in qualche modo la memoria storica, un qualcosa di caratteristico nell’operato di uno chef così illuminato.



La Recette



Ingredienti

  • 100 g di sorello privo di pelle e spine
  • Olio d’oliva 0,4º
  • 1 spicchio d’aglio

Tapioca:

  • 100 cc di brodo di gallina
  • Olio all’aglio
  • Aceto di Modena
  • Sale
  • Erba cipollina
  • Fiore d’aglio o germinato di cipolla

Succo di cocomero:

  • 1 cocomero
  • Aceto di Modena
  • Olio d’oliva
  • Fogli di gelatina

Elaborazione

In primo luogo si prepara il sorello. S’introduce il filetto di sorello in olio a 52 ºC durante 6 minuti. Lo si lascia riposare durante 20 ore.

Si cuoce la tapioca nel brodo di gallina. Si cola il brodo e si lega la tapioca con l’olio aromatizzato all’aglio e l’aceto di Modena, si aggiunge l’erba cipollina tritata e il sale. La tapioca si serve tiepida.

Si liquefa il cocomero. Si aggiunge l’aceto a piacere e i fogli di gelatina per ottenere la densità desiderata. Si serve il succo freddo in un bicchierino da liquore, con delle gocce di olio d’oliva.

PRESENTAZIONE:

Si colloca sul piatto il filetto di sorello accompagnato da un poco di tapioca e dai fiori d’aglio o dal germinato di cipolla. Di lato si collocherà il bicchierino di succo di cocomero.
 



Baccalà alla brace di legno di quercia

Bacalao a las ascuas de madera de encina
Etxebarri
Cuisinier: Víctor Arguinzóniz
Pays: España
Localité: 48291 Atxondo (Vizcaya)
Adresse: Plaza San Juan, 1
(+34) 946583042

Storicamente nella cucina basca il baccalà è stato sempre preparato in salsa (al pil pil, alla biscaglina, alla Club Ranero, in salsa verde, ecc.) o in altri modi (in tortilla, per arricchire la zuppa di pane ed aglio nella zurrukutuna, come ripieno per i peperoni, fritto con peperoni verdi, ecc.), ma curiosamente mai alla griglia, pur essendo un companatico di casa in sidrerie e txakolies. In questi ultimi anni questa modalità si è finalmente affermata fra i migliori arrosti baschi; e questo per diversi motivi: in primo luogo perché una tale lacuna non aveva ragion d’essere, e poi perché non ci sono molti pesci migliori del baccalà, e meno ancora sono quelli che possono offrire la sua permanente garanzia di mercato.

Chi meglio ha saputo interpretare questo piatto non poteva essere altri che l’artefice della rivoluzione galattica della griglia: Víctor Arguinzoniz. Com’è abituale in lui, lavora solo con materia prima di eccellente qualità, che elabora poi con particolare destrezza. Utilizza esemplari enormi, di più di 10 chili. Ogni singolo pezzo viene dapprima ammorbidito con un giro d’olio d’oliva. Il filetto si colloca con la pelle verso il basso su una pesciera piatta, che si posa quindi sulla griglia, anch’essa piatta, a circa 10 centimetri dalle braci. Queste saranno di legno di quercia e già abbastanza bruciate, affinché non aggrediscano il pesce e questo possa cuocersi lentamente. Si lascia sul lato della pelle per 8 minuti; il baccalà sgocciolerà allora succhi interni ed olio, che ravviveranno la fiamma e faranno impregnare leggermente di fumo il pesce. Passati gli 8 minuti si girano i filetti e si lasciano a cuocere, alla stessa distanza dalle braci, per 2 minuti. Dopodiché si ritirano, si mettono in piatto con la pelle in basso per poi decorare tutto attorno con una pennellata circolare di pil pil.

È impossibile ottenere un pesce più bianco, dai toni più iridescenti; al contatto con forchetta e coltello il filetto si scinde in lamine intere, esultanti di sugosità, di sapore pulito, sopraffino, da baccalà fresco salato e con fragranze rustiche a potenziare il fascinoso risultato finale.



La Recette





Vesuvio de rigatoni

Vesuvio de Rigatoni
Don Alfonso 1890
Cuisinier: Alfonso y Ernesto Iaccarino
Pays: Italia
Localité: 80064 Sant’Agata sui due Golfi (Nápoles)
Adresse: Corso Sant’Agata,11
(+39) 0818780026

Questo piatto della famiglia Iaccarino, uno dei massimi stendardi di un ristorante così leggendario, è perfettamente imparentato con i prodotti ed i gusti italiani. È una ricreazione del ricettario storico che conserva tutte le essenze del passato adattate ai valori attuali. Persino l’estetica, accademica (non lascia di essere un timballo), è ispirata al paesaggio della Campania, al carismatico Vesuvio. La pasta, cotta con una tecnica magistrale, mantiene la propria identità sapida e tattile, ma cotta al punto giusto e saggiamente impregnata dei condimenti, tra cui il sugo di pomodoro, un ragù eccezionale, succulento, a cui danno un’immensa vita un’infinità di ingredienti. Alla sua magica squisitezza contribuiscono anche altri elementi tipici: salsa di mozzarella e basilico, foglie di basilico e polpette di carne di maiale all’interno del timballo. Una successione armonica ed eccelsa di sapori familiari, che fanno parte dell’universo della pasta, consacrati a livello mondiale. Sarà difficile, quasi impossibile, esprimere con tanta vitalità il tradizionale patrimonio culturale popolare.



La Recette



Ingredienti

  • 260 g Rigatoni
  • 50 g Piselli
  • 250 g Mozzarella
  • 60 g Carne di maiale macinata
  • 30 g Pane in mollica
  • 6 cl Latte
  • 50 pz Basilico in foglie
  • 5 cl Olio extravergine di oliva
  • 15 g Cipolla
  • 300 g Ragù di pomodoro (*)
  • 2 pz Uova
  • 10 g Aglio
  • Pepe
  • Sale

Elaborazione