Pancetta con latte di mandorle

Pancetta con latte di mandorle
Fagollaga
Cuisinier: Isaac Salaberria
Pays: España
Localité: 20120 Hernani (Guipúzcoa)
Adresse: Ctra. de Goizueta
(+34) 943550031

Non avevamo ancora premiato questo grande piatto di Isaac Salaberria e lo facciamo adesso perché rettificare è da saggi. La ragione di questo riconoscimento obbligato è che già da tempo accaparra i maggiori elogi degli specialisti ed è il piatto più richiesto dalla clientela del ristorante.

La panceta iberica con un bicchierino di latte di mandorle è una testimonianza evidente, tassativa, dello stile di questo giovane e chiaroveggente chef che, come abbiamo sempre detto, è uno dei tre o quattro che lo ha più sviluppato nel panorama spagnolo. Supera tutte le articolazioni create sino al momento per quanto concerne l’essenzialità: un ingrediente principale e due salse. Corrisponde appieno all’impiego di brodi, consommé, infusi, ecc. che definisce tutta l’opera dell’artista. S’impiega la tecnica della cottura a bassa temperatura, come in molte altre ricette: le cappesante su un infuso di funghi di stagione e crema di olio d’oliva, il sorello con succo di cocomero e pomodoro e contorno di tapioca ornata con fiori d’aglio, il baccalà candito con orecchia di maiale e riso, ecc. In questo caso, i pezzi di pancetta iberica, di circa tre chili, s’immergono in un brodo ristretto di verdure (cipolla, carota, aglio, peperone e sale), che si mantiene a una temperatura stabile di 80 gradi durante 9 ore. Nel momento dell’ordinazione, si taglia e si marca alla piastra. Un piatto così prelibato, soprattutto fondente, con alcune parti carnose, conseguenza del magro, appare coperto da un’essenza di maiale profumata con olio di eucalipto e a parte, in uno spazio differente, si dispone un magico bicchierino di latte di mandorle, che si deve bere a piccoli sorsi, da intercalare con il grasso del maiale.



La Recette



Ingredienti

Pancetta:

  • Strutto, con erba cipollina e prezzemolo
  • Olio aromatizzato all’eucalipto
  • Sale iodato
  • Agli
  • Timo
  • Zucchero
  • Olio d’oliva

Crema di mandorle:

  • ¼ l di latte
  • ¼ l di panna
  • 200 g di mandorle laminate
  • Zucchero
  • Amaretto
  • Concentrato di mandorle

Elaborazione



Ostriche all’uva

Oysters with grapes
Akelarre
Cuisinier: Pedro Subijana
Pays: España
Localité: 20008 San Sebastián (Guipúzcoa)
Adresse: B. Igueldo. Paseo Padre Orcolaga, 56
(+34) 943311209

Pedro Subijana ha avuto dal 2000 un periodo di dolce ispirazione che ha permesso una serie di Piatti dell’Anno: uova con caviale su purè di cavolfiore e burro alla cipollina, agnello arrosto disossato servito con una nuvola di patate e insalata gelatinosa al dente, calamaretti marinati con minestra di cipolla al parmigiano e riso venere con seppia e acetose.

Questa ansia di superamento ha come ultima testimonianza le ostriche all’uva, una trilogia fantastica che offre visioni galattiche costruite con i frutti di mare e la frutta. Nello stesso piatto appare un’ostrica su una granita acidulata di vino bianco a forma di medaglione, un’altra in insalata assieme a un frutto diviso a metà, sbucciato e senza semi, e una terza galleggiando su una minestra calda di mosto. Il che suppone un gioco di spazi e di temperature. Si articola bellamente in tre punti che fanno immaginare un triangolo equilatero. E viene offerta in tre sensazioni: gelata, a temperatura ambiente e calda, che contribuiscono a dimostrare come le ostriche accettano le diverse temperature. E questi contorni o salse (poiché si possono definire in entrambi i modi) appaiono sempre integrati con il frutto di mare, formando un dualismo di ingredienti principali, che offrono una complessità gustativa e tattile impattante. Strutture molto diverse e sapori variopinti all’interno di una stessa identità, che propone sfumature agrodolci estremamente piacevoli tanto da godere come difficili da comprendere, in quanto esaltano sensazioni sconosciute e difficilmente accettabili che richiedono una grande apertura mentale del commensale e un palato in grado di valutare sapori totalmente sconosciuti.



La Recette



Ingredienti

Ostriche (tre a persona)



Estratto di lepre con melassa di melone, cipolline dolci e cristalli d’aglio

Extracto de liebre con melaza de melón, cebolletas y cristal de ajo
Las Rejas
Cuisinier: Manolo de la Osa
Pays: España
Localité: 16660 Las Pedroñeras
Adresse: Borreros, 49
(+34) 967161089

È probabile che la genialità e la perfezione che ha mostrato Manolo de la Osa nel 2004 non siano trattate con giustizia in questa sezione. Senza che ci sia un piatto che spicchi in modo notevole sugli altri, ce ne sono cinque o sei che meritano un eccellente alto. I cuori di mare e le uova di trota con crema di cavolfiore rinforzata con ricci di mare e impregnata di aroma di anice, ci offre una salsa 10 in mezzo ad un mare di sensazioni. Il formaggio caprino con minestra di pomodoro verde al basilico, menta e timo è in grado di stabilire un gioco di mani con il brodo più liquido, rinfrescante e aromatico che si possa immaginare. Il gamberetto crudo con stupefacente emulsione di miele e olio d’oliva, mantecato della Mancia e sorbetto di timo, rosmarino e maggiorana supera la complessità apprezzabile dall’essere umano, per gastronomo che sia. La Torta della Serena con piccoli porri all’anice, caviale, ananas e asparagi germinati offre al palato un arcobaleno assolutamente squisito. Il muso di maiale iberico con liquirizia e polvere di santoreggia è un’altra testimonianza che colloca lo chef mancego al vertice aromatico mondiale. E così potremmo continuare, e continuare, e continuare, senza dimenticare l’estratto di lepre con confettura di melone e cipolla schizzata di fave di cacao e pepe, il primo tra i primi.

Sissignore, è un estratto, o meglio, un’essenza di lepre, con un sapore totalmente nitido di selvaggina, selvatico come l’animale. Con odori di erbe del campo, odori rustici anche di sarmenti e fumo, che prende la consistenza di un caglio. È un paté del XXI secolo o, ciò che è lo stesso anche se con differente forma, un sorso pieno di lepre con la consistenza di una cagliata cremosa, che si abbellisce con fave di cacao, dadi di melone, pinoli, cristalli d’aglio, melassa di melone, ecc. Un’orgia inenarrabile di sfumature in magica contrapposizione di caratteri.



La Recette



Ingredienti
PER L’ESTRATTO DI LEPRE

  • 500 cl di latte di pecora
  • Salvia
  • Timo fresco
  • 350 g di lepre fresca
  • 1 cipolla
  • 6 scalogne tritate
  • Pali di sarmento tostato
  • Porto
  • Sale affumicato
  • 1 testa d’aglio a spicchi

CONTORNO

  • Fave di cacao
  • Dadi di melone dolce
  • Pinoli
  • Sugo di lepre ristretto
  • Caramellato d’aglio

PER LA MELASSA

  • 4 cipolline
  • 150 g di melone
  • Sale
  • 80 g di glucosio
  • 20 cl di olio d’oliva
  • Zafferano

Elaborazione

Per l’estratto di lepre, conservare il sangue della lepre, disossare e mettere la carne in un recipiente. Aggiungere quindi la salvia, il timo fresco in fiore, la cipolla, la scalogna, i pali di sarmento, il porto, il sale affumicato, una testa d’aglio e infine il latte di pecora.
Lasciar macerare per 24 ore, quindi insaccare la lepre assieme al sangue preventivamente estratto e introdurlo nel Roner per 12 ore a 50 ºC.
Una volta trascorso questo tempo si procederà a colare questo infuso, che s’incorpora alla Thermomix per ottenere che la miscela sia omogenea e ossigenata, e non abbia una temperatura superiore a 10 ºC per agevolare la cagliatura e la collocazione nel piatto.

Il contorno del caglio consiste in pezzettini di cristalli di aglio, fave di cacao, dadi di melone tagliati dalla parte più dolce, pinoli e sugo di lepre ristretto. Con questi componenti si rinforza il sapore del caglio di selvaggina.

Per la melassa, in primo luogo si arrostiscono le cipolline con olio d’oliva e sale. Nel frattempo si cuociono in una sauté i dadi di melone con il glucosio e lo zafferano, a cui si aggiungeranno le cipolline arrosto. Si cuoce durante 1 ora e si trita.
Si cola il miscuglio e di fa restringere sino ad ottenere la melassa.



Ostriche tiepide con gelatina di mela verde

Ostriche tiepide con gelatina di mela verde
Zuberoa
Cuisinier: Hilario Arbelaitz
Pays: España
Localité: Oiartzun (Guipúzcoa)
Adresse: B. Iturriotz. Beheko Zoro Plaza, 1
(+34) 943491228

Sono molte le specialità del ristorante Zuberoa: il foie gras, l’astice, il muso di maiale, il purè di patate (veramente unico!) come contorno di diverse carni... e le ostriche. Queste non sono mai mancate nella carta, persino con diverse formule, offerte alla pari come alternative complementari. Sono sempre state ricette sagge, in cui la crudezza veniva presentata in due alternative, fredda e tiepida, preservando la natura e la consistenza del frutto di mare, che una temperatura più alta contribuisce a potenziare gustativamente, senza che ciò supponga in nessun caso trasformare l’idiosincrasia sapida o tattile del prodotto puro.
Entrambi i modi di procedere, con una stessa filosofia, suppongono un immensa acquisizione e, soprattutto, un’immensa convinzione di ciò che è meglio per questa pietanza. Questa ricetta, che può sembrare semplice e persino facile, riesce proprio a portare le ostriche alla massima espressione sia per l’impeccabilità che per il rinforzo che suppone la tiepidezza, fattori che si vedono poi aumentati da piccoli dettagli che marcano la differenza, che esaltano con estrema sottigliezza il prodotto.
Questa ricetta è essenziale, sia per i pochi componenti che vi intervengono, che per le sfumature che apporta, chiaramente geniali. La gelatina di mela suppone questo tocco di grazia. È come un nuovo cebiche, con gli accenti dolci e acidi che apporta la frutta, che rappresentano un commovente rinforzo che ne potenzia il contrasto e la freschezza. È l’antico tocco di limone visto dall’intelligenza che illustra, senza mascherare. Con qualche altro dettaglio in più che, oltre alla loro acqua, apporta aroma e dà questa impronta che fa del minimalismo la massima espressione.



La Recette



Ingredienti

  • 24 ostriche, un mazzetto di prezzemolo
  • 1 cipolla
  • 1 finocchio
  • fumet (brodo ristretto)
  • acqua delle ostriche
  • olio d’oliva e vino bianco

Elaborazione

Si mette a cuocere a fuoco lento la cipolla e il finocchio. Si aggiunge quindi il vino bianco seguito dal sugo delle ostriche. Quando abbia bollito, si trita e si cola.

In una pentola si mette prezzemolo, fumet e olio. Si lascia bollire per 1 minuto e si trita. Si cola.



Pancetta croccante con vinaigrette di favata e suo sugo

Crispy pancetta with fabada vinaigrette and itx broth
Casa Marcial
Cuisinier: Nacho Manzano
Pays: España
Localité: 33549 Arriondas (Asturias)
Adresse: La Salgar, 10; a 4 kilómetros del centro urbano
(+34) 985840991

Nacho Manzano est l’un des cuisiniers espagnols les plus aptes à dicter un message personnel. Une autre des vertus qui le distingue et qui a contribué à son prestige est son don inné de transmettre des saveurs raffinées et harmonieuses. Ces deux caractéristiques sont reflétées à travers cette construction qui, dans le fond, est un hommage à la fabada (cassoulet). Il s’agit d’un plat qu’il a cultivé avec une attention toute particulière, tant sur le plan du respect de la recette traditionnelle - 8,5/10 dans le cadre des Mejores Fabadas (Meilleurs Cassoulets) – que sur le plan imaginatif, puisqu’il l’a un jour proposé sous forme d’une fantastique salade.
Objectivement, cette nouvelle création peut admettre différentes lectures, qui ne sont pas nécessairement dignes de foi. On a l’impression qu’elle s’inspire du cassoulet, en raison de la présence de fèves, du bouillon du mélange et de lard, mais ce dernier règne au même titre que les fèves et leur soupe.
Une viande qui cuit d’abord à frémissement dans de l’eau avec des légumes, des pois chiches et divers aromates pendant environ 4 heures. On laisse ensuite refroidir dans la même marmite, avant de retirer et de détailler les morceaux de la ration, qui seront frits dans de l’huile bien chaude lors du service de manière à obtenir une texture croquante à l’extérieur et fondante à l’intérieur des 90% restants.

De nouveau, il semblerait que cette recette soit inspirée de l’escabèche, du gaspacho, ou des deux, car la sauce, c.-à-d. le bouillon des haricots, est assaisonnée avec de l’huile d’olive et du vinaigre, ce qui débouche sur une sorte de purée de fèves à la vinaigrette. La présence de plusieurs végétaux aux côtés du morceau de lard, des fèves et de la soupe subtilement acidulée (anneaux d’oignons, julienne de poivrons verts, minuscules rondelles de carotte, tomate concassée, le tout cru, plein de vigueur, de naturel, de textures et de couleurs) évoque l’audace ajoutée d’une symbiose entre escabèche et gaspacho. Il s’agit incontestablement d’une démonstration de cuisine d’auteur colossale, empreinte d’une forte idiosyncrasie.



La Recette



LA PANCETTA
Ingredienti

  • ½ kg di pancetta iberica
  • 2 porri
  • 1 spicchio d’aglio
  • 3 carote
  • abbondante sale grosso
  • 150 g di ceci
  • 1 mazzolino di salvia fresca

Elaborazione



Pane di formaggio con muesli di frutta e frutti secchi

Cheese bread with berry and dried fruit muesli
El Bulli
Cuisinier: Ferran Adrià
Pays: España
Localité: 17480 Roses (Girona)
Adresse: Cala Montjoi, a 7 km. del centro urbano
(+34) 972150457

È stata tanta e tanto grande l’opera di Ferran Adrià, che mettersi a speculare su qual è la formula tecnologica più trascendentale della sua lunga traiettoria d’inventore di ricette impossibili è poco meno che cercare di scoprire il sesso degli angeli. Anche il caviale di melone, o la sfera di mango, o gli spaghetti di due metri dell’anno scorso (solo per citare tre esempi in un mondo inesauribile di insolite scoperte culinarie) hanno potuto essere superati da questo gelato, che ci permettiamo di qualificare ai quattro venti come il migliore della storia, poiché ha supposto un cambio radicale, imprevedibile, di consistenza e di sensazione termica, sino al punto di aver dato alla luce un altro gelato.

È meglio o peggio delle genialità di Adrià del 2003? Ci sembra una domanda destinata a rimanere senza risposta, come non ha una risposta plausibile dire se nel 2004 è stato superato il già imbattibile livello raggiunto nel 2003. Questo non lo sappiamo. Però siamo assolutamente convinti che la sua genialità continua a svilupparsi a pieno regime. È difficile riconoscerlo con un solo esempio, a richiesta dello stesso Ferran, quando per fare giustizia avremmo dovuto nominare tre o quattro Piatti dell’Anno. Valga comunque questo gelato come opera maestra.

Un gelato etereo come l’aria, di una fragilità inconsistente, che trasmette una purezza gustativa di parmigiano che praticamente uguaglia quella del formaggio, con una forma irriverentemente industriale di terrina e con una “temperatura” fresca piuttosto che fredda, il che ci appare come la più evanescente e temperata maniera di vedere il gelato dai mille sapori, dai mille canditi di frutta, la cassata.



La Recette



Siero di parmigiano
Ingredienti

  • 1 kg di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 900 g d’acqua

Elaborazione

Mettere a bollire l’acqua in una pentola, quindi aggiungere il parmigiano grattugiato.
Non cessare di mescolare sino a formare una massa elastica con il parmigiano.
Togliere dal fuoco e lasciare in infusione durante 1 ora.
Colare attraverso una stamigna e riporre in frigorifero.



Gelato di funghi porcini alla griglia

Gelato di funghi porcini alla griglia
El Celler de Can Roca
Cuisinier: Joan Roca
Pays: España
Localité: 17007 Girona
Adresse: Ctra. Taiala 40
(+34) 972222157

La capacità creativa di Joan Roca non cessa di stupirci. Nel 2004 abbiamo provato una trentina di nuovi piatti, e quasi tutti di un livello magistrale. Il più sorprendente, per spettacolarità estetica, per follia mentale e per armonico contrasto di sapori è il gelato di funghi porcini alla griglia. Eccezionale! Ripetiamo, eccezionale!

Si tratta di un gelato salato di funghi che appare coperto da mezza campana incolore di caramello (come una sfera di vetro soffiato), traslucida alla vista ed estremamente croccante una volta in bocca, nel cui interno si trovano depositati degli aromi impercettibili alla vista e seducenti all’olfatto, dato che sorprende l’aroma di fumo d’olivo che emana, disposto con arguzia, con la sufficiente sagacia per attirare l’attenzione potenziando gli altri elementi senza saturare l’olfatto. Delle sottili lamelle di funghi canditi servono di base al gelato, alla cupola di zucchero, formando una struttura architettonica culinaria insolita.

Questa formula ne sta auspicando altre imparentate, come il gelato di pinoli alla griglia con aroma di ananas.

Con questa ricetta El Celler de Can Roca ottiene il sesto Piatto dell’Anno, dietro il foie gras caldo con litchi, petali di rose e sorbetto di Gewurztraminer; la velouté di crostacei, finocchio, pomodoro, ricci e caviale; il parfait di fegato di piccione con ginepro, Bristol Cream, nocciole e arancio; il Trésor de Lancôme e gli scampi al fumo di curry con mele e lattuga. Numero che hanno uguagliato solo Akelare e Las Rejas, e superato Martín Berasategui ed El Bulli.



La Recette



Il caramello
Ingredienti

  • 200 g di fondente
  • 125 g di zucchero isomalt
  • 125 g di glucosio
  • 10 gocce di soluzione di acido citrico al 50%

Elaborazione



Prawn tortilla, bread with tomato, coral sauce

Tortilla de gambas, pan con tomate, salsa de los corales
Sant Pau
Cuisinier: Carme Ruscalleda
Pays: España
Localité: 08395 Sant Pol de Mar (Barcelona)
Adresse: Carrer Nou, 10
(+34) 937600662

Carme Ruscalleda expresses her intellectuality and feelings with this dish. That innate simplicity that characterizes her work, the passion for flavors and traditional Spanish recipes, the capacity to elevate popular culture to the highest heights of culinary art… all this is patent in this charming, magical formula that evokes childhood memories. A juice, a touch of mischief… excellence. Lucid excellence. After an egg wafer, a layer of omelet, we find a hidden national treasure inside: an incredibly rich bread with tomato and jelly. On the exterior, a prawn: a singular prawn seared over high heat, preserving all its identity, dressed with an oil made from the same shellfish. Complementary additions, like assorted vegetables, serve to dress the pure, brilliant simplicity of the dish.



La Recette



Ingredients

THE TORTILLA

Made from 1 organic egg, thin, evenly cooked, over parchment paper, to be able to cut it into wide strips.



Cold essence of basil with lime sorbet, ice-blended dill and hints of raw almond

Esencia fría de albahaca con sorbete de lima, granizado de enebro y toques de al
Martín Berasategui
Cuisinier: Martín Berasategui
Pays: España
Localité: 20160 Lasarte-Oria (Guipúzcoa)
Adresse: Loidi, 4
(+34) 943366471

Martín Berasategui is one of the finest pâtissiers in the world, something which on two occasions has earned him the distinguished title of Pâtissier of the Year by Lo Mejor de la Gastronomía. His capacity to create triumphant recipes is astonishing. As a testimony, it suffices to mention the Dishes of the Year he has been awarded by Lo Mejor de la Gastronomía: 12; among which the timeless caramelized mille-feuille of smoked eel, foie gras and apple and the warm vegetable marrow salad with lobster, razor clams and cockles as well as lettuce cream and iodized juices.
Strangely, among such magnanimous creations, there have been no desserts included, perhaps unjustly, since you couldn’t ask for a more virtuosic, succulently refined dish than the hazelnut and egg soufflé, deserving of the highest accolades. Regardless of the past, two formulas are now more than worthy of the title Dish of the Year. The celery with frozen aguardiente, an example of utter perfection, and the cold basil essence with lime sorbet, ice-blended dill, cream and crisps of almond brioche, cinnamon cookie and lime-basil sorbet. It is an articulation that capitalizes on historic flavors, captured with an unsurpassable technique and exquisiteness, presented in stunning symphony. It has the added feature of the aroma and freshness released by the basil soup, giving it an audacity and even a certain insolence, contributed further by the petits pois, which insist on the apparent green character of this dessert. We cannot tell if it is more or less worthy than the other, it’s a question of tastes and of mood. But one thing is certain: it has a greater, more liberal tone.



La Recette



Ingredients

Baked almond batons

  • 50 g butter
  • 50 g confectioner’s sugar
  • 50 g powdered almonds
  • 2 g egg yolk
  • 100 g brioche
  • 20 g sliced almond

 

Basil water

  • 200 g basil
  • 300 g water
  • 20 g sugar

 

Ice-blended dill

  • 1500 g mineral water
  • 300 g sugar
  • 250 g gin
  • 3 gelatin sheets, previously soaked and dissolved

Almond cream

  • 150 g of UHT milk
  • 150 g raw almond paste
  • 220 g cream
  • 60 g sugar
  • 3 gelatin sheets, previously soaked

 

 

Cinnamon cookies

  • 400 g brown sugar
  • 400 g French butter
  • 400 g powdered almonds
  • 400 g all purpose flour
  • 4 g salt
  • 6 g lemon peel, grated
  • 10 g powdered cinnamon

 

Lemon and basil sorbet

  • 500 g lemon juice
  • 625 g sugar
  • 750 g mineral water
  • 20 g lemon peel
  • 750 g acidic green apple (peeled)
  • 100 g basil leaves
  • 5 gelatin sheets, previously soaked

 

Method

For the batons:

Cut the dough while cold into 8 x 1 cm rectangles
Mix the butter and confectioner’s sugar in a bowl, add the powdered almonds followed by the egg yolks
Put the dough into a pastry bag and refrigerate.
Once cold, squeeze to a 1cm thickness on top of the brioche batons and top with scattered almond slices.
Bake for 4-5 minutes at 185ºC/365º.

 

For the basil water:

Blanche the basil in boiling water for 10 sec. Cool in ice water, blend with the 300 g water in a Thermomix.
Pass through a fine sieve and mix with the sugar. Store in the refrigerator to avoid oxidation.

For the ice-blended dill:

Prepare the syrup, add the gelatin and refrigerate. Add the alcohol to the cold gelatin and freeze. Remove from the freezer and scrape off with a grater.

 

For the cream:

Mix the milk and almond paste.
Warm the cream, dissolve the sugar and previously soaked gelatin sheets.
Mix all the ingredients and pass through a fine sieve.
Move to a siphon with two charges and foam while cold.

 

 

For the cookies:

Mix the softened butter and the brown sugar. Incorporate the rest of the ingredients and work into a uniform dough.
Refrigerate for an hour and blend in an ice crusher.
Bake at 160º C / 320º F for approximately 15 minutes.

 

 

For the lemon sorbet:

Make a syrup with the water, sugar, and lemon peel; when it starts to boil, remove from heat, add the basil leaves, seal tightly and leave to infuse for 15 min. Strain, add the gelatin, lemon juice and dissolve. Add the apple, peeled and cubed, and move to the Thermomix. Strain through a fine sieve. Place the molds in a Pacojet, previously frozen, and freeze.

FINISHING

On a deep plate, start with the following:
Arrange the almond batons on the dish.
Place 1 cc of almond cream to one side.
Top with a marigold.
Place 12 pieces of cinnamon cookie in the center.
Top the cookies with a teaspoon-sized quenelle of sorbet.
1.5 tablespoon of the ice-blended preparation on top of the sorbet.
6 snow peas
4 basil sprouts
Serve with 2 tablespoon of basil water in a small, clear crystal jar.



Iceberg

Iceberg
Quique Dacosta Restaurante
Cuisinier: Quique Dacosta
Pays: España
Localité: 03700 Dénia (Alicante)
Adresse: Las Marinas, km. 3
(+34) 965784179

Quique Dacosta created dishes with very different ideas and procedures in 2008–the white truffle (sugar crust powdered with pulverized mushrooms that take the shape of a truffle stuffed with Parmigiano-reggiano), “Springtime” (a vase of flowers over the plate), “Mist” (a televised show in pure Blumenthal style where importance is given to the visual aspect and arrangement of the mushrooms, vegetables, nuts, earth… the newest and most brilliant Gargouillou), foie gras with wood crust (intrinsically and technically perfect, adorned and texturized with bulbs). A masterful idea and a profiled style find their most brilliant moment with shellfish. Product, 10, fantasy, 10, aesthetics, 10, in the ‘essential oyster’ (oysterleaf on top of codium jelly and julienned wakame, followed by an uncommon Gillardeau oyster with a jelly made from its water, a light silver-plating and a hint of smoke from a seaweed tea), or the ‘corals’, which will find its way onto the menu in 2009 (crab, urchin, roe from various shellfish and fish, spheres and crispy codium), or the ‘Rock’ or ‘Iceberg’. Arguably they all deserve the honor of Dish of the Year. To avoid repetition we have chosen the final two.
It is possible that the ‘Rock’ gives the guest greater pleasure, more robust, as the barnacles and seaweed drench the palate in delicacy. It is also possible that the ‘Iceberg’ has more talent: velvet swimming crab, a jelly made from the same crustacean, bitter almonds, ficoide glaciale, brushstrokes of thickened ajoblanco and a frozen snow made from the same chilled soup. Judge for yourself…



La Recette



Ingredients

For the velvet swimming crab:

  • 4 liters seawater
  • 4 velvet swimming crabs, 25 g each

In a wide pot bring 4 liters of seawater to a boil then add the 4 crabs. Lower the heat and maintain at 80ºC/176ºF for 4 minutes. Cool the crabs quickly in an abundant amount of iced seawater for at least 10 minutes.