L'altra luna di Valencia

La Otra Luna de Valencia
Quique Dacosta Restaurante
Cocinero: Quique Dacosta
País: España
Localidad: 03700 Dénia (Alicante)
Dirección: Las Marinas, km. 3.
00 34 965784179

Quique Dacosta è uno dei cuochi con il senso del gusto più sviluppato dell'universo gastronomico, non solo a livello palatale, ma anche scenico. Amante della natura, dell'architettura, della pittura,... negli ultimi tempi ha fissato il proprio stile contemplando il paesaggio. Conseguenza di tutte queste passioni è quest'opera architettonica e paesaggistica, simbiosi di due ispirazioni. Prima, nel 2006, ha creato un piatto (L'Opera di Calatrava), sorto dall'ammirazione che sente per la maestosa opera di questo personaggio universale nella Città delle Scienze e delle Arti di Valencia. Come evoluzione di quella prima idea, che ha condito con una nuova visione (questa di una notte d'estate) come se fosse stato “a la luna de Valencia” , è sorta una nuova espressione artistica: L'altra Luna di Valencia. In bianco e nero; come la vita. E con l'eleganza di questi colori e l'originalità che lo caratterizza ha plasmato questa luminosa stampa commestibile. Rutilante e bellissima composizione del paesaggio, che ha per protagonista la stessa natura: la seppia e il suo inchiostro. Quindi è venuta la fantasia, la tecnica, il buon gusto,... in definitiva l'arte, per potenziare una prelibatezza innata. E per confermare quel detto popolare che dice "il buono, se è bello, è più desiderabile". E qui c'è questa visione “lunatica” che innalza al cielo la seppia. O questa pazzia che ci permette di assaporare la luna, la luna piena.

Espressione in spagnolo che significa “restare con un palmo di naso”.



La Receta



Volere la luna di Valencia:
Ingredienti

Strisce di seppia:

  • 100 g d’inchiostro di seppia fresca
  • 100 g di olio extravergine d’oliva, varietà Frantoio
  • 1 g di sale
  • Seppia pulita

Sabbia di riso e inchiostro di seppia:

  • 5 l di acqua di seppia
  • 1500 g di riso Senia
  • 20 g d’inchiostro di seppia
  • 8 g d’argento in polvere

Perle

  • 1,3 l di brodo di polpo e seppia


Falso risotto alle verdure Con tuorlo d'uovo alla barbabietola

False risotto of vegetables and beet yolk
Akelarre
Cocinero: Pedro Subijana
País: España
Localidad: 20008 San Sebastián(Gipúzcoa).<br />
Dirección: B. Igueldo. Paseo Padre Orcolaga, 56.
(+34)943311209.

Senza dubbio un anno di gloria il 2007 per Pedro Subijana, in cui ha saputo creare una sfilza di piatti veramente importanti, persino trascendenti, destinati a perdurare nel menu, che si distinguono per eleganza, armonia,... in definitiva per raffinatezza e saggezza. Ce ne sono di più essenziali, come i gelatinosi anelli di moscardino e cipolla su una sibaritica e delicatissima cagliata di parmigiano-reggiano con liofilizzato di salsa nera, reinvenzione in consonanza ai tempi dell'illustrissima ricetta, o più elaborati, come l'insalata di fagioli bianchi con un succulento trancio di cinghiale ai ferri, delle briciole di peperone rosso e una sfera, fragile e liquida, di uovo; bellissima composizione, meritevole di un oscar ai legumi. All'uno o all'altro estremo, o tra i due estremi si trovano alcune composizioni che potrebbero ben meritare il titolo di Piatto dell'Anno, come la triglia integrale con fusilli in diversi sughi, ma se se ne deve scegliere uno, quest'uno per ingegno è il falso risotto alle verdure con tuorlo d'uovo alla barbabietola. Si presenta nel corso dell'anno con differenti prodotti. Ad esempio, brunoise di baccelli, carota, cavolfiore, bietole e asparagi, cotti al dente, proprio al dente, ognuno legato con il proprio succo e con l'elegante guarnizione di un tuorlo d'uovo, condito allo stile Cracco e rivestito di una cromatica gelatina di barbabietola. Indubbiamente la più audace visione di un piatto di verdure vista negli ultimi tempi, plasmata con sommo sibaritismo ed encomiabile umiltà. Ciononostante, siamo quasi certi che per la semplicità dei componenti non avrà una lunga vita. Così è la vita.



La Receta



Falso risotto alle verdure con tuorlo d'uovo alla barbabietola
Ingredienti

Pour le jus de légumes :

 

Pour la carotte :

Peler la carotte, passer au blender, filtrer et réserver.

Pour les haricots :

Retirer les extrémités des haricots, blanchir, laisser refroidir, passer au blender et réserver.

Pour les bettes :

Blanchir les feuilles de bettes, laisser refroidir, bien égoutter, passer au blender, filtrer et réserver.

Pour le chou-fleur :

Cuire les tiges restantes à la vapeur, bien égoutter, mixer, filtrer et réserver.

Pour les asperges :

Faire une purée avec les tiges restantes des asperges, cuire à la vapeur, bien égoutter, mixer et réserver.

Pour les légumes :

Faire revenir chacun des légumes séparément avec un peu d’huile d’olive, puis mouiller avec les jus ou purées respectifs. Laisser réduire et saler.

Pour les jaunes d’œuf à la betterave :

Faire un jus avec la betterave, filtrer dans un récipient, puis bien mélanger avec le sel et le sucre. Ajouter le thym frais et incorporer les jaunes pendant 4 heures.

Pour les blancs d’œuf :

Battre les blancs d’œuf au mixeur, puis filtrer. Pendant qu’on les laisse reposer et éliminer l’air, faire chauffer l’huile à 70º C, puis y verser des gouttes de blanc d’œuf, qui coaguleront presque immédiatement, filtrer et réserver dans de l’huile.

Présentation :

Placer un cercle dans une assiette creuse, y centrer un jaune d’œuf, et l’entourer des différents légumes, séparément, en veillant à ne pas juxtaposer des mêmes couleurs. Décorer avec quelques gouttes de blanc d’œuf caillées.

 

Elaborazione

 

Per i succhi di verdure:

 

Per quello di carota:

Si pela la carota, si liquefa nello spremiagrumi e si cola. Quindi si mette da parte.

Per quello di baccelli:

Si puliscono le punte dei baccelli, si sbiancano e si lasciano raffreddare. Quindi si liquefanno nello spremiagrumi e si mette il succo da parte.

Per quello di bietola:

Si sbiancano le foglie di bietola, si lasciano raffreddare e si sgocciolano bene, si liquefanno, si cola il succo e si mette da parte.

Per quello di cavolfiore:

Si cucinano al vapore i gambi restanti, si sgocciolano bene e si tritano, si passa per il colino e si mette da parte.

Per quello di asparagi:

Si fa un purè con i gambi restanti dell'asparago, si cucina al vapore e quando sia cotto si sgocciola bene e si trita, quindi si mette da parte.

Per le verdure:

Si soffrigge ognuna delle verdure separatamente in una padella con un po' d'olio d'oliva, poi si bagnano con il rispettivo succo o purè, quindi si lasciano restringere e si aggiusta il sale.

Per i tuorli d'uovo alla barbabietola:

Si fa un succo con la barbabietola, si cola in un recipiente assieme al sale e allo zucchero e si mescola bene. Si aggiunge il timo fresco e vi si collocano dentro i tuorli d'uovo durante 4 ore.

Per le chiare:

Si battono le chiare con una frusta e si colano. Mentre riposano e perdono aria, si colloca l'olio al fuoco in modo che raggiunga una temperatura di 70 ºC. S'iniziano quindi a gettare le chiare d'uovo sotto forma di gocce, che si coagulano praticamente all'istante. Quindi si colano e si mettono in olio.

Presentazione:

Si dispone un anello in un piatto fondo, si colloca un tuorlo d'uovo in mezzo e attorno le diverse verdure, separatamente, cercando di non mettere vicini due colori simili. Si
 



Gamberetti alla brace su una vinaigrette di pane secco E sotto una vinaigrette di rose

Gamberetti alla brace su una vinaigrette di pane secco E sotto una vinaigrette d
Casa Gerardo
Cocinero: Pedro y Marcos Morán
País: España
Localidad: 33438 Prendes (Asturias)
Dirección: Ctra. AF 19, Km.9.
(+34) 985887797

Marcos Morán è in vena creatrice. Ha iniziato a definire uno stile distante da tecnicismi alla moda in cui deve incidere guardando al futuro. Formule molto personali e immaginative in cui si fa onore a prodotti eccezionali, che si offrono immacolati, conservandone la naturalezza sapida e tattile. Tra i molti esempi, è il caso di questo piatto, che racchiude il miglior trattamento artistico che abbiamo mai provato sui gamberetti, un crostaceo che sino ad ora non aveva attirato l'attenzione dei grandi chef. Marcos osa e fa un triplo salto mortale, da cui esce tra applausi. La prima piroetta la fa all'impregnare leggermente di aromi di brace i gamberetti, le cui code passano nude sulle braci mentre le teste intere ne racchiudono e proteggono le squisite essenze. Le prime escono quasi crude e calde, mentre le seconde sono più rustiche, per effetto del maggior tempo di permanenza sul fuoco. Un modo di procedere così intelligente si magnifica con altri due salti mortali, uno dei quali non si sa ben bene se prende forma di salsa o di condimento: una polvere di peperoncino rosso dolce de la Vera, buccia di melanzana e pane, che si dispone sotto l'ingrediente principale. E l'altro, ugualmente o forse più spettacolare, si prospetta come guarnizione, una guarnizione che si gode indipendentemente dai gamberetti, prima o dopo questi: un trito di rose, pistacchi e germogli di cipollina dolce. Non si deve neanche dire che il cromatismo, in tutte le sue eccezioni, apporta luce e colore alla prelibatezza, potenziandone la squisitezza.



La Receta



Gamberetti alla brace su una vinaigrette di pane secco E sotto una vinaigrette di rose
Ingredienti

  • 6 gamberetti
  • Polvere di peperoncino rosso dolce de la Vera
  • Polvere di pelle di melanzana bruciata
  • Polvere di lattuga di mare disidratata
  • Molliche di pane di mais
  • Molliche di pane di segale
  • 125 ml di olio di girasole
  • 50 ml di aceto di riso
  • 1 g di sale
  • 20 g di petali di boccioli di rosa
  • 20 g di pistacchio verde non tostato


Salmonete con cristales de escamas comestibles, consomé de pepino, emulsión de tomate con aguardiente de sidra y coliflor cruda

Salmonete con cristales de escamas comestibles, consomé de pepino, emulsión de t
Martín Berasategui
Cocinero: Martín Berasategui
País: España
Localidad: 20160 Lasarte-Oria (Guipúzcoa)
Dirección: Loidi, 4
(+34) 943366471

Mucha e importante obra la que ha dictado el dilecto e infalible Martín Berasategui en 2007. Por supuesto que en plena correspondencia con su inequívoco estilo de cocina. Todos sabemos que tan estudioso e infatigable chef le da mil vueltas a sus preparaciones fundamentales para abrir nuevos caminos. Se inspira en ciertos criterios, técnicas, articulaciones, salsas...y a partir de ahí diseña variantes fascinantes y siempre, absolutamente siempre, sobresalientes. Es poseedor de una manera inmaculada y recargada de concebir sus fórmulas. Platos complejísimos que refrendan el método y que sorprenden una y mil veces por su perfeccionismo.
En esa filosofía y con esos caracteres tenemos el salmonete con escamas comestibles. Ese es el hecho sustancial diferencial. El lomo se sitúa inclinado y con la piel hacia abajo, previamente masajeadas las escamas, en un colador al reves, debajo del cual se pone una cazuela para que recoja el aceite. Mediante un rociado continuo con aceite de oliva virgen a 200 grados de la zona blanca del salmonete, se logra que las capas de escamas, debajo, se pongan rectas. Con ello gana en texturas, sabor, colorido e idiosincrasia. A partir de ahí todo es coser y cantar para el maestro: el pescado se deposita sobre una cama de tartar de bonito y se magnifica en diferentes espacios con un consomé levemente gelatinizado de pepino oceanizado con caldo de mejillón, una emulsión de tomate y aguardiente de sidra y una ensalada de coliflor triturada con vinagreta y hierbas.



La Receta



Triglia con cristalli di scaglie commestibili, consommé di cetriolo, emulsione di pomodoro con acquavite di sidro e cavolfiore crudo
Ingredienti

  • 1 Filetto di triglia da 50-60 g
  • 300 ml di olio extravergine d'oliva

INFUSO DI BUCCE DI CETRIOLO

  • 50% di succo di cetriolo
  • 50% di succo di cozze chiarificato
  • Succo di bucce di cetriolo
  • 700 g di bucce di cetriolo ottenute con un pelapatate (± 2,5 kg di cetriolo) danno 450 ml di succo.

CONSOMMÉ GELATINOSO DI BUCCE DI CETRIOLO

  • 100 ml di succo di bucce di cetriolo
  • 100 ml di succo di cozze chiarificato
  • 0,6 g di xantana

CAVOLFIORE CRUDO

  • 1 cavolfiore
  • Vinaigrette per il cavolfiore crudo
  • 100 g di cuore di cavolfiore grattugiato
  • 1 cucchiaiata di olio vergine d'oliva
  • 1 cucchiaiata di aceto di jerez

EMULSIONE DI POMODORO

  • 300 g di pomodori Raff
  • 100 g di cipollina dolce tritata
  • 100 g di acquavite di sidro
  • 60 g di burro di cacao Mycryo di Cacao Barry

TARTARA DI TONNINA

  • 400 g di tonnina
  • 250 g di coda di rospo
  • 5 g di scalogno
  • 25 g di cipollina dolce
  • 35 ml di aceto di Modena (da 70 a 35 ml)
  • 30 ml di olio extravergine d'oliva
  • 1 cucchiaino di prezzemolo

SASSI DI OLIVE NERE
Per inzuppare il pane:

  • 200 g di pasta di olive
  • 700 ml d'acqua
  • 2 cucchiaiate d'inchiostro di moscardino congelato
  • Pane biologico

 

Elaborazione

Per la triglia:

1. Tagliare la triglia a filetti con cura e senza togliere le scaglie.
2. Spinarla.
3. Massaggiare il filetto con un movimento ondulato senza rompere le scaglie.
4. Riscaldare l'olio extravergine d'oliva alla massima temperatura (circa 200 ºC) senza bruciarlo.
5. In un colino capovolto collocare la triglia inclinata con una casseruola sotto per recuperare l'olio.
6. Con un mestolo, tirare l'olio caldo in senso contrario alla direzione delle scaglie finché la triglia sia cotta e le scaglie ben sollevate e croccanti come cristalli.
7. Terminare con sale in scaglie e collocare sul piatto.

Nota molto importante:

Perché il risultato sia ottimo, la triglia dovrà stare in ghiaccio sino all'ultimo momento, in un sacchetto non chiuso.

Per il succo:

Pelare bene il cetriolo, passarlo per lo spremiagrumi e colare.

Per il consommè:

Mescolare le due acque con la xantana e passare nel turmix.
Questa operazione si realizza nell'ultimo momento.
Stendere nel piatto la quantità di 1 cucchiaiata.

Per il cavolfiore crudo:

Tagliare con un coltello tutti i fiori dei cavoli senza gambo, mettere nel Thermomix e tritare a potenza 10 in tre raffiche di 1-3 secondi.
Mescolare con vinaigrette o insalate d'erbe.

Per l'emulsione:

Cuocere a fuoco lento la cipollina dolce per 5 minuti, aggiungere il pomodoro e cuocere per altri 10 minuti circa.
Sgrassare con l'acquavite e cuocerlo per altri 5 minuti. Passarlo per un colino cinese, aggiungere il mycryo ed emulsionare.

Per la tartara:

Tritare tutti gli ingredienti in pezzi di 1x1 cm (tonnina, coda di rospo) e aggiungere a questi gli altri ingredienti lasciando per la fine la vinaigrette, perché la tartara regga bene. Aggiustare il sale.
Nota: la tonnina può essere sostituita da sgombro, procedendo poi nello stesso modo.

Per i sassi:

Togliere la crosta al pane biologico e spezzarlo con le dita in piccoli pizzichi di forma irregolare.

Aggiungere nel Thermomix la pasta d'olive di Calamita, dopo averne sgocciolato l'olio, assieme all'acqua e all'inchiostro di moscardino.
Frullare alla massima velocità finché la miscela abbia preso temperatura.
In questo momento passarla per un colino e tirarvi sopra i pezzetti di pane che erano stati messi in un vassoio.
Lasciare inzuppare bene, verificando che l'interno dei pezzi di pane sia perfettamente tinto di nero.

Togliere con la mano i pezzetti di pane e collocarli su un altro vassoio con carta solforata. Mettere nel forno a 120 ºC per 2-3 ore.
Prima di toglierli, accertarsi che siano perfettamente secchi. Conservare in un recipiente ermetico con gel di silice.

FINITURA DEL PIATTO

Al centro di un piatto di design collocare 1 cucchiaino di brodo di cetriolo.
Stendervi sopra la triglia, la quenelle della tartara e su di essa la foglia d'insalata.
Su un bordo situare 2 lamelle di cavolfiore e su di esse una piccola linea di circa 6 cm del cavolfiore crudo.
Terminare schiumando con l'emulsione di pomodoro al Mycryo di Cacao Barry tutt'attorno alla triglia.



Il Bosco Animato

Il Bosco Animato
El Poblet
Cocinero: Quique Dacosta
País: España
Localidad: 03700 Dénia (Alicante)
Dirección: Las Marinas, km. 3.
00 34 965784179

È molto probabilmente, per non dire sicuramente, il miglior Piatto dell'Anno del mondo; quanto meno del nostro mondo, giacché non abbiamo mai mangiato niente così meritevole, né così stupefacente. Tanto valore non può stupire nessuno, dato che Quique Dacosta (meritevole di un 9,5/10) si colloca in questo momento al vertice mondiale. Diremo di più, la sua cucina è attualmente una delle due o tre che racchiude più talento e arte. In questo caso è in grado di riunire genialità e virtuosismo plasmando un paesaggio stupefacente, molto in consonanza con la linea che sta marcando ultimamente. Un paesaggio in cui la natura si diffonde, non solo a livello cromatico, ma soprattutto a livello aromatico e sapido. Il commensale si perde tra molteplici sensazioni che evocano una passeggiata per il bosco, un'alba in un bosco frondoso in primavera, esuberante di fragranze silvestri e di motivi minerali. Predominano i funghi, soprattutto porcini, il tartufo di Alba o il tartufo nero (è un'immagine viva, variabile, stagionale), anche le erbe, timo e rosmarino, la terrosità umida. La campagna nel naso, nel palato, negli occhi,... la campagna, la sua essenza, si diffonde nel piatto, raggiunge la massima sembianza gastronomica, in un insieme integrale di grande originalità e disegno. È una favola, una fantasia fatta realtà.

Quique Dacosta - El Poblet
“Il Bosco animato” (Paesaggi naturali 2007)
La suggestione è uno strumento e un modo d'interpretare la cucina. “Il bosco animato” rappresenta gli aromi, le consistenze, i prodotti che possiamo trovare in una passeggiata per uno dei nostri boschi. Addentrati in esso.

Questo piatto s'inoltra nella linea dei paesaggi naturali come via d'ispirazione e d'espressione. In questa linea nasce, nel 2007, “il bosco animato” come icona di questo movimento nella nostra cucina. Però il primo paesaggio che abbiamo creato a El Poblet è stato “il lichene”, che risale all'anno 2000.
Primo paesaggio creato senza aver contestualizzato l'idea come tale. Frutto di un suggerimento di Santiago Orts, biologo e amico con cui collaboriamo continuamente. A suo tempo, lavorando nel progetto dei vegetali allo stato embrionario (che vide la luce nel 2003), mi propose di creare un piatto in omaggio al primo vegetale terrestre: il lichene. Però non fu sino al 2003 quando, dopo riflessioni e linee parallele, lo contestualizzammo come concetto: “i paesaggi come via d'ispirazione e d'espressione”.



La Receta



Il Bosco Animato
Ingredienti

Per il brodo della base del Bosco:

  • 4 spicchi d'aglio
  • 1200 g di cipolla fresca
  • 1000 g di carote
  • 1200 g di bianco di porro
  • 600 g di pomodori maturi
  • 12 grani di pepe nero
  • 20 g di ramoscelli di timo selvatico del Montgó
  • 20 g di ramoscelli di rosmarino del capo di Sant'Antonio
  • 12 g di origano selvatico
  • 6 kg di ossa di vitella (con un alto contenuto in collagene)


Riso senia con anguilla affumicata e ciliege

Arroz Senia Con Anguila Ahumada y Cerezas
Quique Dacosta Restaurante
Cocinero: Quique Dacosta
País: España
Localidad: 03700 Dénia (Alicante)
Dirección: Las Marinas, km. 3.
(+34) 965784179

Quique Dacosta ha sempre lavorato con il riso. È tanto il suo impegno con questo ingrediente e con la cucina alicantina, che è giunto a scrivere un importante libro (Arroces Contemporáneos) in cui apporta un'infinità di nozioni su questo cereale, derivate da un arduo processo di ricerca, che supera il campo strettamente culinario. La cosa paradossale e che il meglio giunge dopo aver terminato la sua illustre opera: un'audace ricetta che non figura nella stessa e che suppone un apporto di contrappunti sofisticati al filo conduttore della graminacea, sempre neutralizzante, sempre assorbente, che rompono con la tradizione nella cucina spagnola. Ci troviamo davanti all'apporto di forti sensazioni che sfavillano armonicamente in mezzo ad un ingrediente principale che continua a conservare tutta la sua identità e, inoltre, in modo immacolato. Sembra un'assimilazione con impronta di ciò che fanno alcuni chef d'élite italiani (Carlo Cracco, Massimiliano Alajmo, Paolo Lopriore, etc.) con i risotti. Il fatto è che sulla purezza gustativa e tattile del riso si vanno succedendo elegantemente sapori inconfondibili d'indubbio carattere. Spicca poderosamente la contrapposizione sapida del fumo (personificato nell'anguilla) e dell'acidità (rappresentata dalle ciliege fresche). Qui risiede la magia che, ripetiamo, si ottiene senza togliere importanza al soggetto. E se fosse poca la commozione che offre l'abbinamento per contrapposizione dell'anguilla e delle ciliege, invade il naso un intenso profumo di rosmarino e, per tranquillizzare gli animi, dei tradizionali pezzi di seppia concepiti, ovviamente, con contemporaneità, come corrisponde a uno degli artisti della cucina più importanti del mondo: Quique Dacosta.
Senza alcun dubbio, il piatto di riso più indovinato dell'alta cucina spagnola.



La Receta



Riso Senia gelificato in un brodo di anguille fresche e affumicate con infuso di rosmarino e palline di ciliege della Vall d’Ebo

Ingredienti

Per il brodo di riso di anguille affumicate:

  • 6 spicchi d'aglio non pelati
  • 900 g di cipolle giovani
  • 500 g di carote
  • 500 g di bianco di porri
  • 600 g di aloe vera (senza aloina)
  • 6 g di Totrry
  • 4 kg di anguille fresche, eviscerate, dissanguate e spezzettate
  • 4 kg di anguille fresche e affumicate in casa
  • 2 kg di ceci secchi
  • 40 litri di acqua minerale
  • Sale
  • Grani di pepe nero
  • 2 ramoscelli di rosmarino selvatico del Montgó

OLIO D'OLIVA AL ROSMARINO:

  • 2 litri di olio extra vergine d'oliva di sapore delicato
  • 1 litro di olio di semi d'uva
  • 300 g di rosmarino selvatico del Montgó

PER LE PALLINE DI CILIEGE:

  • 1 kg di polpa di ciliegie amarene
  • 30 g di zucchero
  • 12 g di aloe in polvere
  • Olio al rosmarino

Elaborazione

Per il brodo di riso di anguille affumicate:
Preparazione:

Friggere le anguille affumicate, a pezzetti, in abbondante olio. Una volta dorate, toglierle e sgocciolarle bene su carta da cucina assorbente. Fare lo stesso con le anguille fresche utilizzando lo stesso olio.
Una volta tolti i pezzi delle anguille, passare a dorare le verdure. In primo luogo l'aglio intero, quindi le restanti verdure e, una volta dorate, il peperone e di nuovo le anguille con i ceci precedentemente idratati. Coprire di acqua minerale. Portare ad ebollizione, schiumare e far cuocere a fuoco lento (evitando che bolla) per sei ore. In questo momento incorporare il rosmarino perché vada in infusione. Lasciar riposare il tutto per altre sei ore e filtrare.
Se necessario, aggiustare il sale.

OLIO D'OLIVA AL ROSMARINO:
Preparazione:

Introdurre gli ingredienti in un sacchetto per vuoto e lasciarli per un'ora a 80 ºC. Trascorso questo tempo, lasciare il tutto altre sei ore sotto vuoto per permettere all'olio di impregnarsi bene dell'aroma di rosmarino e ottenere un olio essenziale naturale.

PER LE PALLINE DI CILIEGE:
Preparazione:

Far decantare la polpa di ciliege. Passare per una stamigna. Aggiungere ai sedimenti (polpa e pelle) rimasti sulla stamigna 500 ml di acqua minerale. Lasciare in infusione a temperatura ambiente per due ore, far decantare e passare per una stamigna.
Con questa operazione si otterrà 1 litro di polpa di ciliegia filtrata e traslucida. Da detto succo di ciliegia, separare 500 g per mescolare lo zucchero, l'aloe in polvere e portare ad ebollizione. Togliere dal fuoco, stemperare e mescolare con gli altri 500 g di succo di ciliege.
Ancora tiepido o senza mellificare collocare nella siringa, che agevolerà il gocciolamento, per la realizzazione delle palline, su un bagno freddo di olio d'oliva in infuso di rosmarino.
Lasciar raffreddare e coagulare le palline nel bagno di olio freddo per circa 12 minuti.
 



Œuf fermier, betterave, salade liquide de fines herbes, carpaccio de pot-au-feu basque et fromage fumé

Huevo de caserio con remolacha a la ensalada líquida de hierbas con carpaccio de
Martín Berasategui
Cocinero: Martín Berasategui
País: España
Localidad: 20160 Lasarte-Oria (Guipúzcoa)
Dirección: Loidi, 4
(+34) 943366471

Con questo piatto Martín Berasategui riesce da una parte ad insistere sulla moda dell’uovo nell’alta cucina, a cui sta partecipando già da anni con rilevanti successi, e dall’altra a rompere con le stereotipate ricette a bassa temperatura, che seguono quasi tutte la stessa falsariga. Inoltre, dato che l’uovo vale quattro soldi e la chiara molto meno (e a livello gastronomico niente), si prescinde da questa, poiché non è il caso di risparmiare più del necessario a costo di rimpinzare il commensale. Con l’intelligenza che lo caratterizza, riesce a trarre tutto il partito possibile al tuorlo, crudo, appena scaldato, che viene avvolto da un manto veramente ghiotto (insaccato di maiale) impregnato di cremosità (palline di formaggio) e con toni vegetali (barbabietola rossa, tartufo, germinati e insalata liquida di erbe aromatiche). Molto appetitoso: succulento e, nel contempo, abbastanza fresco.



La Receta



Ingredienti

 

carpaccio di lesso basco

  • Rotelle di barbabietola rossa
  • Palline di formaggio affumicato Idiazabal
  • Torli di uova di fattoria
  • Insalata liquida di erbe
  • 3 germogli di ruchetta e 2 di sedano rosso

Panna di minestra basca

  • 200 g di panna fresca
  • 450 g di brodo di minestra basca ristretto sino alla terza parte

Brodo di minestra basca:

  • Aglio, verza, rapa, carota, porro, ceci, coda, pappagorgia di maiale, acqua e sale.

Purè di erbe fresche

  • 100 g di prezzemolo in foglie
  • 80 g di cerfoglio in foglie
  • 50 g di erba cipollina intera

Insaccato della minestra basca

 

Purè di tartufo

  • 450 g di frammenti di tartufo
  • 30 g di olio d’oliva
  • 450 g di acqua minerale

Ingrediente per terminare il purè

  • 400 g di questo purè di tartufo base
  • 500 g di succo di tartufo
  • 400 g di olio di tartufo bianco
  • 150 g di burro

Elaborazione

Per le rotelle:

Prendere la barbabietola rossa cotta e tagliarla a metà, quindi con l’affettatrice tagliarla a rotelle di 0,5-1 cm.

Per le palline di formaggio Idiazabal:

Prendere il formaggio e fare delle palline di 0,5 cm di diametro

Per i tuorli d’uovo:

Separare i tuorli dalle chiare e collocarli in un bicchierino da liquore, coprendoli con olio di girasole, che sarà poi eliminato un momento prima di collocarli sul piatto.

Per l’insalata:

Proporzione: 4 cucchiaio di panna di minestra basca + 1 cucchiaino di purè di erbe

Per la panna:

Far restringere molto lentamente la panna con il brodo sino ad ottenere la consistenza e il sapore desiderato.

Per il brodo:

Cuocere tutti gli ingredienti nell’acqua a fuoco molto basso per 6 ore .

Per il purè di erbe:

Una volta tolte le foglie, lavare tutto sotto un getto di acqua fredda. Mettere sul fuoco una casseruola con abbondante acqua. Quando questa inizi a bollire, mettere il sale e il bicarbonato. Quando l’acqua bolla bene, aggiungere le erbe ben sgocciolate. Mescolare bene e, appena riprenda a bollire forte, togliere e collocare su una plastica: Mettere nel frullatore con solo 10 cucchiai dell’acqua che sgocciola e tritare per 3 minuti alla massima velocità. Togliere, colare con un colino fino ed è pronto.

Per l’insaccato:

Eliminare dalla carne i nervi e il grasso e dargli una forma quadrata.
Lasciarlo raffreddare premendolo leggermente per fargli perdere l’eccesso di liquido.
Una volta freddo, tagliare a fettine sottili con l’affettatrice a forma di quadrato di 7 cm di lato.

Preparazione

Soffriggere i frammenti di tartufo in olio a fuoco lento, bagnare con acqua e cuocere in una pentola con rivestimento di tefal antiaderente coperta per 20 minuti, quindi mettere nel frullatore per 3 minuti alla massima potenza sino ad ottenere un purè molto fino.

Terminazione del purè

Cuocere il burro a fuoco lento finché acquisti un colore nocciola chiaro, aggiungere il purè base e cuocere a fuoco vivo per 20 secondi. Togliere dal fuoco, bagnare con il succo di tartufo, aggiungere quindi olio e mettere in frullatore, salando eventualmente. Il piatto è pronto per essere servito.

Terminazione del piatto

Il piatto si prepara disponendo al centro una rotella di barbabietola rossa preventivamente stiepidita.
Su di essa si collocherà il tuorlo d’uovo, dopo averne sgocciolato l’olio che lo ricopriva, con un po’ di sale e pepe, e attorno ad esso 6 palline di formaggio affumicato Idiazabal.
Con un cucchiaio da minestra, versare sull’uovo l’insalata liquida di erbe.
Collocare infine la rosa dell’insaccato di minestra basca, 5 punti di purè di tartufo e i germinati corrispondenti (3 germogli di ruchetta e 2 di sedano rosso)



L`ostrica essenziale

La Ostra Esencial
Quique Dacosta Restaurante
Cocinero: Quique Dacosta
País: España
Localidad: 03700 Dénia
Dirección: Las Marinas, km. 3
(+34) 965784179

Senza giungere alla portata artistica dell’ostrica Guggenheim, l’ostrica essenziale ratifica la grandiosità di Quique Dacosta all’ora di trattare un così eccelso frutto di mare. Conferma anche l’ispirazione architettonica con i toni rilucenti della prima ricetta, tendenza che distingue l'operato del geniale chef. In questa occasione l’abbellimento esterno fa sfoggio di una tonalità madreperlacea (s’impiega la madreperla dello stesso frutto di mare in un complesso processo di elaborazione), che dà luce e colore all’acqua di mare gelatinizzata che avvolge l’elemento centrale. Un gel oceanico di wakame esalta il sapore dell’ostrica, a cui dà ancora maggiore identità una julienne della stessa alga, fungendo entrambe da letto. Un tè affumicato della citata wakame apporta un tocco di sofisticazione all’essenzialità sapida del piatto, profondamente marino, eccezionalmente appetitoso.



La Receta



Ingredienti

Per l’Ostrica:

  • 130 g di acqua di ostrica
  • 70 g di acqua minerale naturale
  • 2 fogli di gelatina da 2 g
  • 1 g di gelatina vegetale

Per il gel di Codium Tomentosum (alga):

  • 200 g di codium tomentosum
  • 50 g di acqua minerale naturale
  • 2 g di aloe vera

Elaborazione

L’Ostrica
(Essenziale 2007)



Gambero rosso di Denia

Gamba rosa de Denia
Quique Dacosta, Restaurante
Cocinero: Quique Dacosta
País: España
Localidad: 03700 Dénia (Alicante)
Dirección: Las Marinas, km. 3
(+34) 965784179

Denia è la capitale mondiale del gambero rosso e Quique Dacosta il massimo esponente della gastronomia locale e uno dei primissimi cuochi del mondo. Il suo ristorante acquista la miglior materia prima, il prodotto 10, che sa trattare con la cultura e la scienza di chi sviluppa i concetti e le tecniche più all’avanguardia. In questo caso, troviamo proprio un insieme di tutti questi fattori: prelibatezza unica, saggezza accumulata durante generazioni, reinterpretazione del punto di cottura, al limite del crudo, e lucidi effetti complementari, nella salsa e nei fiori, che apportano colore, aroma e sapore alla maestosità del crostaceo senza minimamente alterarne l’idiosincrasia naturale. La testa, protetta dalla corazza, concentra le migliori iodate; il corpo, carnoso, espone la sua delicata dolcezza e il succo, estratto dallo stesso crostaceo e dai petali, ribadisce e aromatizza nell’essenzialità del piatto.



La Receta



Ingredienti

Brodo di gamberi e crostacei:

  • 2 kg di mazzancolle
  • 3 kg di teste di gamberi
  • 2 kg di teste di astici
  • 1,5 kg di teste di gamberi viola
  • 20 litri di acqua minerale

Brodo di gamberi in infusione con petali di rose:

  • 1 litro di brodo di gamberi e crostacei
  • 250 g di rose silvestri (di diverse varietà)
  • 25 g di distillato di acqua di rose
  • 3 g di carminio

Gambero:

  • 280 g di gamberi rossi di Denia (4 gamberi, 1 per piatto)
  • Sale fino dell’Himalaia
  • Olio d’oliva di sapore delicato
  • Spiedini di legno

Acqua di rose strutturata:

  • 200 g di acqua di rose
  • Sale fino dell’Himalaia
  • Zucchero a velo
  • 0,5 g di xantana
  • Petali di rose

Inoltre:

  • Foglie di Hatsina (toco di anice)
  • Semi di soia verde idratati, non germogliati

Elaborazione

Brodo di gamberi e crostacei:

Tagliare a metà le teste di gamberi viola e di astici.
Collocare le teste dei gamberi e delle mazzancolle intere nella casseruola e aggiungere le altre teste tagliate.
Coprire con l’acqua e far cuocere per 3 ore con il fuoco al minimo.
Durante questo tempo schiumare continuamente il brodo.
L’ebollizione è quasi impercettibile, ma ci sarà evaporazione dell’acqua, condensandone il sapore.
Dopo le 3 ore di cottura, mantenere il tutto in riposo per altre 6 ore.
Colare, filtrare e mettere da parte la quantità che si utilizzerà per servizio.

Brodo di gamberi in infusione con petali di rose:

Riscaldare il brodo a 45 ºC e lasciarvi in infusione i petali delle diverse rose silvestri, salare leggermente, aggiungere il carminio e lasciar riposare per 4 minuti.
Colare e aggiungere l’acqua di rose distillata, proprio nel momento del servizio al litro di brodo, senza superare i 45 ºC.

Gambero:

Togliere il guscio dal corpo, facendo attenzione a non staccare la carne della testa.
Togliere l’intestino con la punta di uno spiedino, quindi introdurre con cura, procedendo dalla coda alla testa, lo spiedino di legno di circa 20 cm di lunghezza e il più sottile possibile.
Spennellare d’olio d’oliva di sapore delicato, salare leggermente.
Scottare sulla piastra da entrambi i lati, ma solo la testa e non il corpo, collocare in una teglia e introdurre nel forno per 2 minuti a 80 ºC con un 12% di umidità.
Togliere e spennellare con l’olio e il succo che abbia potuto rilasciare, quindi estrarre dallo spiedino (che serve perché il calore del corpo non si riduca) e disporre sul piatto.

Acqua di rose strutturata:

Mescolare con l’aiuto di un turmix e riporre in un polverizzatore.

Petali di rose:

Selezionare i petali delle rose silvestri più fresche e terse che si trovino per il Montgó e dintorni. È anche importante impiegare solo i boccioli e non le rose molto aperte, che sarebbero troppo fibrose.
Una volta pulite e i petali ridotti con un coltello da cucina sottile, spruzzare con acqua di rose strutturata.
Adagiare sull’estensione del gambero tiepido.



Uova di gallina ruspante con polpo alla brace

Uova di gallina ruspante con polpo alla brace
Andra Mari
Cocinero: Andoni Arrieta
País: España
Localidad: 48960 Galdakao (Vizcaya)
Dirección: B. Elexalde, 22
(+34) 944560005

Sapori tradizionali esposti in consonanza con le tendenze attuali. Ri-creazione gustativa, criteri da alta cucina e tecniche innovative. Il risultato cambia senza alterare la memoria storica. Il commensale si ritrova davanti a un polpo turgido, carnoso, pletorico, con un leggero sentore di fumo che lo migliora nel sapore e nella testura rispetto alle versioni bollite in acqua. L’identità galaica viene rivisitata ed adattata alle terre di Biscaglia, ispirando una crema di peperoni e patate. Gli oli insaporiti al peperone choricero e al carbone confermano i legami con la cucina tipica e la gastronomia primaria. Il purè di bietole e patate e l’uovo a bassa temperatura insistono sullo spirito popolare, ancestrale e gourmand, un carattere affinato e messo in scena con spirito gourmet, per una simbiosi che si colloca al di sopra dei tempi e degli appetiti personali.



La Receta



Ingredienti

Polpo:

  • 1 polpo da 4 kg

Uova ruspanti:

  • scegliere uova più o meno dello stesso peso
  • 1 uovo a persona

Bietole con patate:

  • 3 patate grandi
  • 1 kg di foglie di bietola
  • olio d’oliva

Patate con peperoni:

  • 3 patate grandi
  • 6 peperoni rossi choriceros carnosi
  • 3 spigoli d’aglio
  • 1 l di brodo di verdura e carne