Cibèle è un’associazione di 25 agricoltori che coltivano 390 ha di lenticchie verdi di Berry contraddistinte dalla Label Rouge (etichetta rossa).

Fuori serie nel suo genere. Dopo la cottura, che a fuoco medio-alto sempre risulta omogenea, mantengono appieno l’identità sapida e tattile, come se si trattasse di un riso cotto al dente senza che s’imbeva del brodo di cottura. Struttura tersa, consistente, molto uniforme; si conservano intere, senza rompersi. Non si apprezza la buccia, né nessuna farinosità. Sapore squisito, succulento nell’idiosincrasia di un legume, con un netto carattere minerale e una minima astringenza.

Questa famosa azienda dedita al foie gras e ad altri prodotti d’anitra e d’oca offre questa leggendaria ricetta regionale come piatto pronto che, secondo i concetti tradizionali, e se eccettuiamo i limiti che comporta la preparazione di un pesce in conserva, meriterebbe l’eccellente.

Ci troviamo di fronte ad un intingolo nobile attualizzato. La lampreda mantiene tutto il suo grasso, tutta la sua gelatinosità e persino la sua succulenza, con un sapore pieno e autentico, alla fin fine selvatico. La salsa rivela tecnica e raffinatezza. Densa e fluida allo stesso tempo, con un corpo omogeneo, proprio di uno stufato, al palato si apprezza il vino e le verdure, con un perfetto equilibrio di sapori, che si miscela con il pesce; raffinata nel suo classicismo. E presenta un terzo incentivo: un impeccabile contorno di porri, tenerissimi, che in bocca si fondono come il burro.

Incredibilmente buone sono le alici sotto sale della marca Sanfilippo, che hanno il vantaggio di essere disponibili, oltre che in latte di diversi chili, in scatolette più piccole da 380 grammi, il che le rende idonee per uso domestico. In ognuna di esse ci sono otto begli esemplari pescati rigorosamente nel Cantabrico.

Mostrano un bellissimo color marrone salmonato, molto omogeneo. Considerevole tersezza. In bocca spiccano per il loro sapore profondo, selvaggio, in cui l’alice e il sale appaiono magicamente equilibrati.

Nella scatola di cartone in cui si trova la latta ci sono le istruzioni per la preparazione. Produzione limitatissima.
 

Un dessert da mangiare a casa, molto nobile per la qualità degli ingredienti selezionati e originale per la miscela che interviene nel rinforzo che, pur essendo classica, ha marchio di alta cucina. Si tratta di un fico secco ripieno di una mandorla tostata con una salsa composta da succo di mandarino, cacao e zucchero, il che dà un’evidente complessità, con tocchi amari, acidi e dolci, tra cui prevalgono chiaramente questi ultimi, anche se lungi dall’essere stucchevoli. La testura succosa della frutta impregnata di sciroppo facilita il morso.

È interessante mettere il barattolo al forno, a 70 ºC per 10 minuti, per servirlo caldo.