Come José Gómez si è proposto un giorno di superare il proprio unanimemente riconosciuto chorizo di culaccio con il lancio di una piccola partita di salsicce iberiche di maiale allevato con ghiande (circa 4000 chili all’anno), che obbediscono a un palato più gourmet e attuale, nel 2005 ripete la storia con questo salame vela, che rappresenta anche un’evoluzione gastronomica rispetto al culaccio, da cui si differenzia per vari aspetti. È molto più sottile, con un diametro di circa la metà, il che determina una minore stagionatura: 4 mesi. In bocca risulta più delicato, fresco, succoso, tenero, morbido,... facile da mangiare; se ne ingerisce una maggiore quantità. Anche se la macinatura è la stessa, dà l’impressione che la carne e il grasso si trovino più integrati rispetto al culaccio. Il condimento, aromatico e delicato (ha pepe, aglio e sale) rappresenta un altro successo.

Qualsiasi tipo di pasta di questa azienda ne ratifica la grandissima qualità: Classica, Taganrot, Farro e Senatore Capelli. Quest’ultima, realizzata con questa varietà di grano duro, è disponibile in differenti formati classici: spaghetti, pasta alla chitarra, trenette, pennette, rigatoni, ecc., in cui i tipi sottili risultano più raffinati, e quelli di maggior volume più rustici, riunendo il meglio di entrambe queste qualità. Ha un gusto intenso, profondo, molto speciale, che ricorda la fragranza del pane casereccio cotto nel forno a legna. Ha carattere, con una consistenza apprezzabile, da masticare.

È più raffinata e commerciale della Linea Farro, insuperabile per nobiltà, che merita un 9,25.

Un prodotto in conserva molto curioso: fichi nani, come un’oliva, con un’apprezzabile consistenza, netta, tenera e carnosa e anche con bastante identità gustativa, che si vede esaltata dal condimento: olio extravergine d’oliva, aceto di vino, peperoncino rosso, aglio e sale. Offrono sensazioni dolci, acide e piccanti, molto compensate, senza che ne spicchi nessuna. Si mangiano molto facilmente, incitano alla gola.

È un esempio encomiabile, eccezionale, dell’agricoltura biologica artigianale con concetti e tecniche d’avanguardia. In una tenuta di 25 ettari, situata nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, 12 sono piantati ad olivi, con potatura alternativa e irrigazione goccia a goccia. Le varietà: 60% frantoio e 40% leccino coratina e moraiola. La produzione: 5.000 litri.

Già al naso si apprezza la straordinaria densità che possiede, risultando molto oleoso, ciò che viene poi ratificato in bocca. Aromi verdi, di campo frondoso e silvestre. Nel palato risulta aromatico e molto, molto fruttato. Predomina il sapore amaro, sottile ed elegantissimo. Non picca assolutamente. La corposità ne conferma il carattere.