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Château Les Crayères

Didier Elena
Didier Elena
Nazionalita: France
Localita: 51100 Reims
Indirizzo: 84, rue de Varenne
mapa
(+33) 0326826552
Chiusura:: Da metà dicembre a metà gennaio
Prezzo: 200/300 €
Menu di degustazione: 185 €


  • Lomo de bacalao del País Vasco con pimientos rojos, habas, jengibre y canelones
  • Lomo de bacalao del País Vasco con pimientos rojos, habas, jengibre y canelones de hierbas y verduras
  • Ancas de rana salteadas sobre una crema de ajos confitados teñida de verde por e
  • Ancas de rana salteadas sobre una crema de ajos confitados teñida de verde por el perejil, láminas de jamón y patatas rizadas

Un vero e proprio palazzo in cui il cliente viene trattato da re: spettacolarità architettonica, ambiente di gran classe, un giardino bellissimo... un sogno che diviene realtà.
Ai fornelli, Didier Elena: un uomo che è stato a fianco di Alain Ducasse per 15 anni a New York, Montecarlo, Parigi e Tokio, sempre in ruoli di grande responsabilità. Egli ha fatto suo lo stile neoclassico del maestro, interpretandolo con personalità e con uno spiccato sentimento gourmand. Ri-creazioni accademiche assai laboriose, dai molti elementi, complicate, succulente, sazievoli, in cui prevale l’insieme, senza mai perdere di vista la memoria storica. L’erudizione, la tecnica, la meticolosità, l’impegno che si intuisce dietro ad ogni costruzione, la spettacolarità dei montaggi... tutte costanti nell’operato dello chef. Piatti intensi, densi, copiosi, di gran carattere, che mettono d’accordo Dio e il Diavolo. In definitiva, professionalità – una enorme professionalità – al servizio della passione carnale.
La tartara di scampi con carpaccio di cappe sante e crema di crescioni è uno show di purezza cruda e fresca: i frutti di mare sono eccelsi e le salse raffinate; una proposta delicata nel suo classicismo. Tutto il mestiere dello chef si condensa nel foie gras d’anatra in insalata e pressato con pezzettoni di volatile e tartufi neri, per una meravigliosa composizione in due tempi e in due spazi, accompagnata da un altro ornamento oltremodo sfizioso: pane brioche con carciofi. Le anche di rana saltate, disposte su una crema di aglio confettato inverdita dal prezzemolo, e in più scaglie di prosciutto, patate arricciate, croccante di aglio, ed altre anche di rana in tempura, sono di una gustosità inenarrabile. La spigola al pepe nero, cotta a puntino per una valorizzazione ottimale delle sue qualità intrinseche, si serve accompagnata da due squisite guarnizioni: un millefoglie di barbabietola e anguilla affumicata e vari tipi di sushi lussuosamente coronati da caviale iraniano. Il filetto di baccalà delle Province Basche, dalle lamelle cangianti, sugosissime, purissime, con peperoni rossi, fave, zenzero e cannelloni alle erbe e verdure, esprime un temperamento radicale nei complementi che contrasta con il nitore dell’ingrediente principale. Maiuscolo per nobiltà ed esecuzione il piccione arrosto à la broche ricoperto di cavolo e di un sugo glassato di salmì: una composizione integrale che preserva l’essenza delle tre identità in essa presenti. Esuberante, infine, il carrello dei dessert, pensato per dar sollazzo a Gargantua e Pantagruele. Ah! la degustazione dei cioccolati, tre bicchierini e un piatto, è da dieci e lode.