Esuberante succo di uva moscatello con bollicine e quasi senza alcol (7%) per brindare allegramente alla vita. Sia al naso che in bocca risulta straordinariamente fragrante e fruttato, molto in consonanza con la varietà, seducente, supercomplesso, cremoso, offre una chiara sensazione agrodolce, in cui entrambi i sapori si trovano sottilmente espressi e compensati.
Questa etichetta proviene dal vigneto La Selvática, con un'estensione di 2,5 ha, piantato di moscatello bianco nel 1975. Ha una produzione di 18.000 bottiglie.

Questo viticultore e cantiniere, massima espressione dell'artigianato, si è convertito, assieme a Gaja, nel maggior simbolo del Barbaresco. Senza raggiungere la grandiosità del 01, che ha collocato questo vino nell'élite mondiale, questo 04 conferma la passione per la vigna e il savoir-faire. Ha grinta, carattere, vigore,... c'è materia prima ed enologia. Aroma di fiori, frutta e legna, in perfetto equilibrio, in sintonia. Bosco, confettura di prugne, liquirizia, balsamico, speziato, sostanzioso, con corpo, calore, tannicità e complessità. Predomina il tono amaro, espresso con sottigliezza, su un fondo acido. Personifica molto bene la zona, la terra e l'autore. Nobilissimo.
100% Nebbiolo. Imbottigliato a luglio del 2006, dopo 18 mesi di maturazione in barriques di rovere di Allier, il 30% delle quali nuove.

Ha lo spirito di un bordeaux. Straordinaria potenza aromatica, con fragranze molto personali: di un noce, con aromi di frutti secchi, mandorle e noci, con un’amarezza nobilissima. Ci sono anche frutti neri, bosco, erba e legno; caratteri espressi con estrema eleganza. Questa complessità si ha anche al palato: essenza fruttata, amarezza, tannicità,... Ha il senso del buon gusto. Corposità e raffinatezza nella giusta misura.
Vi partecipano cabernet sauvignon, merlot e cabernet franc provenienti dalla tenuta di Agulladolç. Imbottigliato a maggio del 2004 dopo 18 mesi di maturazione in barriques nuove di rovere di Tronçais. Produzione limitatissima: 4.158 da 750 ml e 53 magnum.

È il nuovo progetto di Gonzalo Antón, che dopo aver trionfato con Finca Villacreces, Viña Izadi e Vetus, assume questa nuova sfida assieme a una cinquantina di qualificati ristoratori, soci di Artevino.
Ci troviamo di fronte ad un vino fruttato e nel contempo corposo. Si apprezza la selezione della materia prima e un’idea chiara di ciò che si vuole fare con essa. Aromi di bacche nere silvestri, di more e di bosco soprattutto, su uno sfondo attenuato di legno pregiato. In bocca si apprezza un’indubbia amarezza, che ricorda i rametti, anche tannicità e un po’ di dolcezza, il tutto molto compensato. Risulta fresco, rinfrescante, nonostante la corposità di cui fa sfoggio, molta per essere un vino invecchiato.
100% tempranillo. Imbottigliato a marzo del 2007 dopo 18 mesi di maturazione in rovere francese e americano nuovo.