È un vino moderno e al tempo stesso facile, di bouquet classico. Aspira a farsi notare, ma senza pretendere di dimostrare una forza ed una struttura sconvolgenti. Sa di molte cose, e un pochino di ciascuna; risulta enormemente equilibrato, notevolmente vellutato; si riscontra la frutta nera molto matura – more -, ma riserva anche accenni minerali e di liquirizia oltreché, ovviamente, di legno (ha trascorso 24 mesi in botti di rovere Allier), vaniglia e chiodo di garofano. Possiede inoltre una sottile acidità, tannicità, calore... tutto col contagocce. Pieno di sensazioni aromatiche retronasali, vinose, che sanno molto di cantina e riproducono motivi dell’habitat in cui si è formato.

Tempranillo 100%. Passato in vetro nel febbraio del 2002.

Una delle cantine che sono entrate alla grande nel nuovo millennio. In piena espansione qualitativa, questo è senz’altro il miglior Cillar de Silos di quanti ne ha elaborati finora.

In naso e in bocca risulta nobile, profondo e complesso. La qualità intrinseca e il rigore enologico si sentono e si assaporano. Si succedono le sensazioni amare, acidule e tanniche espresse sottilmente. In uscita troviamo la presenza di frutta nera – more e prugne -, perfettamente integrata con il legno. La natura prevale.

100% tempranillo. 13 mesi d’invecchiamento in botti di rovere francese. Imbottigliato nel marzo del 2006.

Un’etichetta leggendaria, che supera se stessa costantemente e che ha fatto la storia dei bianchi di Spagna. È stato il primo gran vino di chardonnay, e da sempre conferma anno dopo anno la grandiosità che lo contraddistingue. Una grandiosità che viene un pochino meno eccezionalmente solo quando la natura frappone ostacoli insormontabili ad una cantina che lavora come gli angeli, che fa della vite, della conoscenza e della tecnica una passione di vita. Un Milmanda, allora, è sempre un Milmanda.

Questo chardonnay fermentato ed invecchiato 10 mesi in botti nuove di Nevers si distingue perché espone aromi potenti, franchi e continui, fruttali e mandorlati, che si riproducono al palato dove, oltre alle caratteristiche varietali, spiccano note cremose, tostate e calde, a testimonianza di un invecchiamento accuratissimo che completa l’ingrediente principale. Imbottigliato agosto 2008.
 

Un fuoriserie nel rapporto prezzo/qualità, imbattibile nel panorama spagnolo. Ma non solo perciò figura in questa guida (anche se per questi fattori meriterebbe un'altra qualificazione, nettamente superiore), bensì per il valore intrinseco, particolarmente apprezzabile. Al naso percepiamo aromi primari di frutta rossa matura, ben combinati ed equilibrati con fini ed eleganti note tostate e torrefatte. Passaggio per la bocca ampio, piacevole, voluminoso, crescente, con una grande persistenza e personalità, marcato da sensazioni balsamiche.
45% tempranillo, 25% merlot, 20% cabernet sauvignon e 10% graciano. Maturazione di 12 mesi in barriques nuove di rovere francese.