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Agli Amici

Emanuele Scarello
Emanuele Scarello
Nazionalita: Italy
Localita: 33100 Godia (junto a Udine)
Indirizzo: Via Liguria, 250
mapa
(+39) 0432565411
Chiusura:: Domenica sera, lunedì, una settimana a gennaio e due settimane a luglio
Prezzo: 60/90 €
Menu di degustazione: 58 €


  • Sopa de vino blanco con ñoquis de patata y erizos de mar
  • Sopa de vino blanco con ñoquis de patata y erizos de mar
  • Tortelli con callos y hortalizas
  • Tortelli con callos y hortalizas

Emanuele Scarello è un cuoco che esprime in modo meraviglioso la cultura e il sentimento italiano. Si ispira in elementi e ricette tradizionali per sviluppare una culinaria eminentemente d’autore. Così la “busera di gamberi rossi...oggi” dà passo a degli splendidi gamberi rossi crudi disposti accanto a una gelatina di peperoni e pomodori secchi, a un gelato di peperone giallo, a un pezzo di polenta croccante, a una fettina di cipolla croccante,... un’esuberante dimostrazione di sapori tradizionali rivestiti di modernità e con il denominatore comune della squisitezza. L’hamburger di calamaro, dorato per fuori e succosissimo all’interno, con crema di patate e gelato di olio d’oliva, è una nuova dimostrazione di audacia e buon senso, impeccabile l’esecuzione e sempre riproducendo gusti familiari con delicatezza; solo l’errore di non mettere un cefalopode fresco c’impedisce di dargli l’alta nota che il piatto si meriterebbe per idea e realizzazione. Riusciti, o meglio, molto azzeccati i piatti di pasta, che hanno il valore che questa è fatta in casa. I ravioli con baccalà e minestra di granturco e vino bianco godono di una perfetta cottura, di una saggia purezza e di contorni che stimolano la mente e il palato, senza perseguire mai l’eccentricità. I tortelli, superbi, arricchiti con granciporro, scampi e zotoleti, più la rinfrescante impregnazione di un infuso di melissa e menta, meritano il qualificativo di bravissimo. Esclamazione che si rende estensibile ai tortelli con trippa e verdura, una miscela antologica sviluppata con un virtuosismo encomiabile; emuliamo a Pantagruel. Lo chef torna a superarsi con il risotto, illustrato con asparagi ed erbe, assolutamente immacolato, con il riso, che conserva il sapore e la consistenza dei chicchi, ma magicamente illustrato con le verdure, che apportano squisitezza, naturalezza, leggerezza, sfumature,... indimenticabile. Porta il marchio di Ivonne, la madre di Emanuele, una donna con molta sensibilità e un proverbiale dono del gusto, che condivide i fornelli con il figlio. L’agnello istriano, rosaceo e molto saporito, con finocchio selvatico, si distingue per nobiltà e una fattura magistrale, con condimenti armonici, che denotano uno stile affabile nell’innovazione. E i dessert confermano la filosofia e il savoir-faire: la terrina d’arancia con gelato di mandorla, la torta di miele con gelato di camomilla e la consistenza della ricotta di Godo invitano a leccarsi i baffi.

Per tutto il resto, Michela, la sorella del cuoco è un’ottima maestra di cerimonie e un’entusiasta sommelier tra i tavoli.

In poche parole, il ristorante più interessante, e con differenza, del Friuli Venezia Giulia.