Un vino appartenente a Lafite Rothschild, classificato “4e cru classé”, che squalifica la qualifica. Capiamoci, che ci sono verità regolamentate che ingannano i cretini. Al di là di quello che dicano le annotazioni, ci troviamo davanti a un vero fuoriserie, in grado di mettere in questione e persino di polverizzare l’establishment ufficiale. Ha tutto, il savoir-faire di una grande cantina e la sostanziosità di un vigneto, ubicato nello stesso cuore della quintessenza di Pauillac.
Spicca l’eleganza, l’armonia e la complessità. Frutti rossi in compote, vivi, con acidità naturale nonostante la maturazione. Note vegetali e animali, cuoio. Ci sono anche spezie, vaniglia e tostati. In bocca si trasforma a un ritmo vertiginoso, offrendo molteplici e persino infinite sensazioni, nella sua identità sostanziosa e raffinata.
65% cabernet sauvignon, 30% merlot e 5% cabernet franc. Maturazione di 18 mesi in barriques di rovere francese, il 55% delle quali nuove.