Può essere ben contento Juan Ignacio Velasco, che con il primo prodotto di questa cantina ha convertito in realtà il sogno di tutta una vita: fare un vino grandioso. Eleganza e carattere, raffinatezza e sostanziosità. Si apprezza un’uva immensa, che offre aromi fini e grandiosi, molto vivi e complessi, di ribes e di more, e anche di minerali, a loro volta balsamici, oltre che di legno di primissima qualità, che apporta tocchi speziati, forse vanigliati. Tannini dolci, sottili. Una saggia concentrazione, un corpo atletico, arrogante.

Cabernet sauvignon, merlot, tempranillo e una percentuale di graciano. Fermentazione malolattica in botti di rovere nuovo di Allier, dove è rimasto 15 mesi. Imbottigliato nella primavera del 2002. 49.975 bottiglie.

Un chardonnay proveniente da vitigni di oltre cinquant’anni ubicati in terreni classificati come “Grand Cru”, che spicca per l’enorme personalità. Aromi esuberanti e variati, con una prima sensazione fruttata, evidentemente citrica, anche di mela Granny Smith, a cui segue un’altra di legno, molto tenue, dato che la vinificazione è avvenuta in botti di rovere, il che ne esalta la complessità. Oltre ad essere molto aromatico, trasporta la frutta al palato, dove si mostra molto fresco, con un’acidità non aggressiva, molto elegante e armonico, molto evolutivo, che cresce, si sviluppa, si prende con sottigliezza e si mostra sempre brioso. Forse gli manca il corpo che richiede un prodotto eccezionale, anche se così com’è accentua il già facile passaggio per la bocca, senza cessare di avere per questo una considerevole identità. Delicato e singolare ma con un carattere tanto evidente quanto tollerabile.

En la línea que caracteriza a los Marqués de Cáceres Reserva y que en la práctica refrenda añada tras añada; si bien en este caso se supera dada la magnitud de la cosecha. Le distingue un bouquet profundo que recuerda a cerezas, fruta que alterna con una leve sensación dulce ligeramente especiada, apreciándose vainilla, canela, tabaco y tostados. En el paladar repite y se manifiesta con claridad la uva, con un deje a picota, también a ciruelas, muy bien integradas con la madera, mostrando frescor y torrefactos, chocolate y especias dulces. Elegante, armónico, con un apreciable carácter y una riqueza de matices que se agradece.
Ha sido elaborado con un 85% de tempranillo y un 15% de garnacha y graciano. Permaneció 22 meses en barricas de roble francés de entre 1 y 4 años.

Paco Gómez no deja de sorprendernos. Después de construir una bodega faraónica en la Alicante profunda, esta logrando, en consonancia con la magnimidad del proyecto, vinos con mucha enjundia.
Este Serrata se muestra vigoroso y recio y, a la vez, apacible en su sustanciosidad. Llena la boca de autenticidad, apreciándose unas uvas nobles, maduras, muy maduras, con un fondo muy sutil de madera, de una selecta madera. Auténtico, sobrio y efectivo, imperan los valores básicos, que llegan al corazón y al cielo del paladar. También en nariz se muestra profundo: moras, minerales, tostados y especias.
40% merlot, 30% petit verdot, 20% cabernet sauvignon y 10% Monastrell. 18 meses de crianza en barricas nuevas de roble francés. Embotellado en mayo de 2007. 14.100 botellas.