Riz gris et noir
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Massimo Bottura è un poeta che straripa di idealismo culinario. Entusiasta, pletorico, esultante... stato mentale che s’intravede nella sua opera, che irraggia impegno artistico. Tanta convinzione, tanto impegno e persino tanta audacia l’hanno portato a convertirsi in pochissimi anni in una delle icone dell’alta cucina d’autore in Italia.
Il risotto grigio e nero, curiosamente uno dei piatti meno spettacolari della carta, racchiude erudizione e intelligenza; a dire il vero dovrebbe essere definito magistrale. La squisitezza, sontuosa squisitezza, si assapora. Il riso è inzuppato di oceanità, ha un intenso sapore di ostrica e, come se non bastasse, ha un argomento incontestabile: una cucchiaiata di caviale. La messa in scena, propria di un pittore, eminentemente arguta, invita a spegnere la luce, a chiudere gli occhi e a godere.