Ostriche all’uva
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Pedro Subijana ha avuto dal 2000 un periodo di dolce ispirazione che ha permesso una serie di Piatti dell’Anno: uova con caviale su purè di cavolfiore e burro alla cipollina, agnello arrosto disossato servito con una nuvola di patate e insalata gelatinosa al dente, calamaretti marinati con minestra di cipolla al parmigiano e riso venere con seppia e acetose.
Questa ansia di superamento ha come ultima testimonianza le ostriche all’uva, una trilogia fantastica che offre visioni galattiche costruite con i frutti di mare e la frutta. Nello stesso piatto appare un’ostrica su una granita acidulata di vino bianco a forma di medaglione, un’altra in insalata assieme a un frutto diviso a metà, sbucciato e senza semi, e una terza galleggiando su una minestra calda di mosto. Il che suppone un gioco di spazi e di temperature. Si articola bellamente in tre punti che fanno immaginare un triangolo equilatero. E viene offerta in tre sensazioni: gelata, a temperatura ambiente e calda, che contribuiscono a dimostrare come le ostriche accettano le diverse temperature. E questi contorni o salse (poiché si possono definire in entrambi i modi) appaiono sempre integrati con il frutto di mare, formando un dualismo di ingredienti principali, che offrono una complessità gustativa e tattile impattante. Strutture molto diverse e sapori variopinti all’interno di una stessa identità, che propone sfumature agrodolci estremamente piacevoli tanto da godere come difficili da comprendere, in quanto esaltano sensazioni sconosciute e difficilmente accettabili che richiedono una grande apertura mentale del commensale e un palato in grado di valutare sapori totalmente sconosciuti.
La Ricetta
Ingredienti
Ostriche (tre a persona)
Per il vino gelato:
- 250 g di txakoli
- 25 g di zucchero
- ¼ di mazzetto di cerfoglio
- ¼ di mazzetto di erba cipollina
- ¼ di mazzetto di prezzemolo
- ¼ di mazzetto di dragoncello
- ½ foglio di gelatina
Per la minestra calda:
- 250 g di mosto
- 1 scalogna
- 25 g di agresta
Per l’insalata d’uva:
- 12 chicchi d’uva
- ½ cl di vinaigrette di jerez
- 3 foglie di erba cipollina
Elaborazione
Per il vino gelato. Si fa bollire il vino e lo zucchero sino a ridurne il volume alla metà. Si aggiungono le erbe aromatiche e la gelatina e si lascia in infusione durante 1 ora. Si cola e si congela in stampi circolari di 2,5 cm di diametro rivestiti internamente con una pellicola di plastica trasparente da cucina.
Per la minestra calda. Si soffrigge la scalogna, si aggiunge il mosto e l’agresta e si fa bollire sino a ridurre il liquido alla metà del suo volume. Si cola e si mette da parte.
Per l’insalata d’uva. Si pelano i chicchi d’uva e si tolgono i semi, si aggiunge la vinaigrette e l’erba cipollina tritata. Si mette da parte.
Presentazione:
In un piatto freddo si colloca il disco di vino gelato e su di questo si dispone un’ostrica in gelatina.
Si colloca un’altra ostrica accanto e si copre con l’insalata d’uva.
Infine si versa la minestra in un bicchierino con la terza ostrica all’interno.