Il Giardinaggio
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È la tartara più naturale, leggera, fresca, fruttale, floreale, aromatica e cromatica del mondo. La natura in tutto il suo splendore. Un manicaretto di carne tritata di manzo piemontese che si condisce e si mangia con le mani, allo stato puro. I fiori, più che ornamentali, e la polvere di frutta – lamponi, cassis e acqua de rose –, come pure la ruchetta, danno cromatismo gastronomico alla materia prima. Il commensale diventa così complice; prende la carne con le dita e prova i diversi ingredienti, partecipando all’opera finale. Definisce possibilità; fa da secondo a Massimiliano Alajmo. Impregna di questo o quel fiore; sceglie di mettere più o meno frutta... lui stesso mette le mani nel piatto e decide a seconda delle proprie preferenze. Ma qualsiasi cosa egli faccia, non metterà mai in discussione l’opera del maestro, che resta al di sopra del bene e del male. Sempreché la prospettiva sia quella di un buongustaio dalla mentalità artistica.
La Ricetta
Ingredienti
- 360 gr di fesone di spalla
- 25 gr di olio delicato
- 2 gr di pepe rosa
- succo di limone
- sale qb
- 30 gr di acqua gassata
Elaborazione
Battere al coltello fesone di spalla di manzo piemontese e condire con olio, limone,sale, pepe rosa peruviano e acqua gassata. Formare 3 mucchietti di carne, porli su un piatto di vetro e disporre 3 tracce di polvere: 1 traccia di polvere di lampone, 1 di cassis e 1 di zucchero alla rosa.
Guarnire con 3 pezzetti di prezzemolo tagliato grosso, 3 foglioline di rucola leggermente condita con olio e sale. Finire con un filo di olio delicato e petali di fiori. Suggerire di degustare intingendo nelle varie polveri ed erbe, accompagnare con un tovagliolo caldo profumato alla rosa, anice e arancio.