Questo viticultore e cantiniere, massima espressione dell'artigianato, si è convertito, assieme a Gaja, nel maggior simbolo del Barbaresco. Senza raggiungere la grandiosità del 01, che ha collocato questo vino nell'élite mondiale, questo 04 conferma la passione per la vigna e il savoir-faire. Ha grinta, carattere, vigore,... c'è materia prima ed enologia. Aroma di fiori, frutta e legna, in perfetto equilibrio, in sintonia. Bosco, confettura di prugne, liquirizia, balsamico, speziato, sostanzioso, con corpo, calore, tannicità e complessità. Predomina il tono amaro, espresso con sottigliezza, su un fondo acido. Personifica molto bene la zona, la terra e l'autore. Nobilissimo.
100% Nebbiolo. Imbottigliato a luglio del 2006, dopo 18 mesi di maturazione in barriques di rovere di Allier, il 30% delle quali nuove.