Enrico e Roberto Cerea, chef dell'arcifamoso ristorante Da Vittorio, si trovano tra i massimi esponenti del neoclassicismo evolutivo italiano. L'ubicazione nei dintorni di Bergamo, città dove hanno una grande pasticceria (Cavour), li incita ad offrire e ad elaborare ottimamente i dolci tipici del paese e della regione. In consonanza con la loro formazione e il loro stile, questi insigni maestri della culinaria e della pasticceria lombarda non potevano non fare il panettone, tutto un simbolo transalpino, con la maestria che li caratterizza.
Colpisce l'esuberante aspetto, che viene confermato quando si odori o si assaggi. Si compone di molti e magnifici ingredienti, che si materializzano scientificamente, facendo sfoggio di una straordinaria tecnica, mostrando un consumato equilibrio di aromi e di sapori. Fragranza di pasticceria nobile: zucchero, frutta dolce e frutta secca. Il sapore è in consonanza, mostrandosi moderatamente dolce, squisito e molto complesso. Si compone di farina, uova, zucchero, uva passa, buccia d'arancio, cedro, mandorle, miele, aromi naturali e sale. L'impasto non si può mostrare più soffice, più succulento, più delicato,... invita alla gola.
In definitiva, un panettone di taglia mondiale.
Si può acquistare solo nel ristorante Da Vittorio e nella Pasticceria Cavour, situata in Via Gombito, 7-A, 24121 Bergamo.

Spicca con forza l’originalità della sua forma, a immagine e somiglianza di una bella spiga di grano di color giallo, colore che si deve alla presenza dell’uovo, che ne rappresenta un 25%.
Si tratta di una pasta fresca fatta a mano e ripiena di una crema di quattro formaggi (ricotta, edamer, grana e fontal) che risulta straordinariamente cremosa, sia per quanto riguarda l’ingrediente principale che il ripieno. La pasta conserva abbastanza bene l’identità sapida, mentre la presenza dei formaggi nella densa crema apporta una buona dose di succulenza.
In definitiva, un piatto pronto bello, artigianale e molto riuscito, che per di più si prepara in un batter d’occhio: basta farlo cuocere due minuti in acqua bollente con sale e condire a piacere.

Olio affatto singolare, di una varietà – royal - originaria della Sierra de Cazorla e dalla produzione assai limitata. Molto apprezzato proprio per le sue caratteristiche particolarissime. Sia in naso che in bocca spiccano la sua delicatezza, la sua raffinatezza... una sottilità non priva di sfumature. Aromi di oliva, foglia d’olivo, erbacei, mela e ruchetta. Al palato risulta fruttato, delicato, equilibrato, con un qualcosa di dolce, un accenno di amaro ed appena un’idea di piccante. Olio di oliva colta in ramo e quindi torbido, di tonalità verde dorata.

Un leggero ed originale aceto di vino, dall’esuberante profumo di foglie di shiso e zenzero, che gli conferiscono un tono vegetale ed orientale, sia in aroma che in sapore, assai gradevole e complesso: senza alcun eccesso. Armonioso. Ideale per condire con giudizio ogni tipo di piatto; accompagna perfettamente le insalate e i formaggi freschi. Se ne producono solo 500 bottiglie all’anno.