7,5

La Leggenda Dei Frati

Filippo Saporito
Filippo Saporito
Country: Italia
City: 53011 Castellina In Chianti (SI)
Address: Casina Dei Ponti, 58
mapa
(+39) 0577 301222
Closed: lunedì (estate), lunedì e martedì (inverno)
Price: 65 €
Tasting menu:: 55/70 €


  • Acciughe al verde su patate schiacciate con peperoni e cialde di mais
  • Acciughe al verde su patate schiacciate con peperoni e cialde di mais
  • Coniglio impanato alle mandorle con polpette di ceci
  • Coniglio impanato alle mandorle con polpette di ceci
  • Pate di fegatini con fichi e creme caramel di fegatini
  • Pate di fegatini con fichi e creme caramel di fegatini
  • Pici su briciole di pane fritte e colorate ai Carboni vegetali, acciuga al verde
  • Pici su briciole di pane fritte e colorate ai Carboni vegetali, acciuga al verde e pesto di prezzemolo e maggiorana
  • Rognone di coniglio con melanzana
  • Rognone di coniglio con melanzana
  • Tortino soffiato, ripieno di crema chiboust e mirtilli
  • Tortino soffiato, ripieno di crema chiboust e mirtilli

Appena trasferitosi nel nuovo locale (estate 2011) immerso nello splendido scenario del Chianti senese, il quasi quarantenne Filippo Saporito mostra ormai mano sicura ed idee chiare. Preciso e rigoroso nelle preparazioni, ha consapevolezza nei suoi mezzi, motivazioni giuste, coraggio, visione positiva ed ottimista del suo lavoro.
Formatosi nelle cucine di Arnolfo (Colle Val d'Elsa, Siena) e dopo alcune esperienze all'estero (Francia, Germania, Stati Uniti), propone una cucina che privilegia la materia prima di territorio inserita in un menu appagante e mai retorico.
Questo e' chiaro sin dalle entrate. Veramente buoni i rognoni di coniglio con melanzana cotta al forno (perfetta) e fondo di vitello montato col grasso di cottura del rognone. Gusti più decisi con le squisite acciughe al verde su patate schiacciate, peperoni e cialde di mais. Indimenticabile il classico della casa: la terrina di fegatini con fichi servita con insalatina di campo e creme caramel di fegatini. Ecco un classico della Toscana che preparato e servito con questa maestria e perfezione, non cadrà mai nella banalità o nel deja vu!
Tra i primi sono da assaggiare i pici. Pasta fresca di tradizione locale che qui mangerete cucinati ai massimi livelli. Li abbiamo provati in due versioni. La prima più casereccia e rustica, con un pesto verde di maggiorana e prezzemolo, sardine e sottili fette e briciole di pane secco. La seconda più precisa e minimalista nella preparazione e presentazione: pesto  e acciuga ai lati, i pici appena conditi con olio su pane secco fritto in padella colorato ai carboni vegetali. Ottimo quest'ultimo abbinamento tra la pasta e le briciole croccanti dal gusto lievemente bruciato.
Sempre territorio anche nei piatti di resistenza: petto e coscia di piccione con polenta fritta o coniglio impanato alle mandorle con polpette di ceci (queste ultime buonissime con i ceci tritati fini impastati con cardamomo, erbe varie e fritte).
I desserts sono preparati da Ombretta (moglie di Filippo) in maniera ineccepibile con gusto molto classico, per cui difficili da dimenticare.
Tortino soffiato con crema chiboust e mirtilli (la crema pasticcera con meringa all'italiana e' abbattuta, inserita nel tortino e passata al forno), un capolavoro di savoir faire patissier: delicato nella sua costituzione così come delicata e' la chiboust tiepida con i suoi i profumi. Che fragranza fine! Non da meno il tortino di cioccolato Valrhona con all'interno il gelato al Rhum: non troppo dolce ne' troppo amaro, tiepido di temperatura. Insomma solo classe!
Ben fatta la piccola pasticceria così come i pani tutti lievitati con lievito madre!
In sala l'altro fratello Saporito, Nicola (37 anni), conosce bene il suo territorio: fatevi consigliare sopratutto sul vino di questa fortunata zona.
Filippo Saporito ci ha conquistati. E' logico aspettarsi da lui grandi cose in futuro grazie all'impegno ed alla passione che ci ha trasmesso con la sua cucina.



7,5

La Leggenda Dei Frati

Filippo Saporito
Filippo Saporito
Country: Italy
City: 53011 Castellina In Chianti (SI)
Address: Casina Dei Ponti, 58
mapa
(+39) 0577 301222
Closed: Mondays (summer), Mondays and Tuesdays (winter)
Price: 65 €
Tasting menu:: 55/70 €


  • Acciughe al verde su patate schiacciate con peperoni e cialde di mais
  • Acciughe al verde su patate schiacciate con peperoni e cialde di mais
  • Coniglio impanato alle mandorle con polpette di ceci
  • Coniglio impanato alle mandorle con polpette di ceci
  • Pate di fegatini con fichi e creme caramel di fegatini
  • Pate di fegatini con fichi e creme caramel di fegatini
  • Pici su briciole di pane fritte e colorate ai Carboni vegetali, acciuga al verde
  • Pici su briciole di pane fritte e colorate ai Carboni vegetali, acciuga al verde e pesto di prezzemolo e maggiorana
  • Rognone di coniglio con melanzana
  • Rognone di coniglio con melanzana
  • Tortino soffiato, ripieno di crema chiboust e mirtilli
  • Tortino soffiato, ripieno di crema chiboust e mirtilli

Just after opening his new restaurant in summer 2011, located in a wonderful landscape of the Chianti region (Siena), Filippo Saporito, aged almost 40, shows he feels sure about his constructions and his ideas. He is precise and meticulous with his preparations and is aware of his possibilities, his motivations, his courage and of the positive and optimistic vision of his work.
Trained in the kitchens from Arnolfo (Colle Val d'Elsa, Siena) in Italy and then abroad (France, Germany and the United States), his cuisine is focussed on local raw materials, which have been integrated into a gratifying menu that never turns to be rhetorical. This clearly appears as soon as the feast begins. The rabbit kidneys with baked aubergine (perfect) and veal broth served with the cooking fat of the kidneys are really delicious. The flavours of the anchovies with green sauce over mashed potatoes, peppers and sweet corn pie are frankly intense. The classic of the house is unbelievable: terrine of little livers and figs served with a country salad and liver cream; a typical dish from Tuscany that, made and served with this chef’s mastery and perfection, won’t laps into banality nor déjà vu.
After the starters, you must taste the pici, a local variety of traditional fresh pasta that reaches stratospheric levels here. We tasted it in two versions: a homemade and rustic one, together with a green pesto made of marjoram and parsley, sardines and slices and crumbs of dry bread; and another one presented in a more precise and minimalist way, whose pici were slightly cooked with olive oil and served with pesto, anchovy and dry bread fried in a pan and coloured with charcoal. This combination between pasta and the crunchy crumbs that tasted slightly burnt was really great. The local land was also present in the main courses: pigeon breast and leg with fried polenta or rabbit coated with almonds and fried chickpea balls, delicious, made with finely chopped chickpeas mixed with cardamom and herbs.
The desserts are made by Ombretta, Filippo’s wife: impeccable, very classical but memorable flavours. The soufflé with Chiboust cream (pastry cream with Italian meringue, whipped and inserted into the pie and baked) and blueberries is a clear demonstration of savoir-faire: delicacy in the construction and in the Chiboust cream, served lukewarm, with all its aromas. What a refinement of fragrances! The Valrhona chocolate cake filled with rum ice cream is also refined: not too sweet nor too sour, served lukewarm; ideal.
The bread chapter deserves to be mentioned, too: all the varieties are made with mother yeast. In the dining room, the other Saporito brother, Nicola (aged 37), knows a lot about his land and about the best wines of this exceptional region.
Filippo Saporito has found himself. With the motivation and the passion he transmits through his cuisine, he can’t but propose us great ideas in the future.



7,5

La Leggenda Dei Frati

Filippo Saporito
Filippo Saporito
Country: Italia
City: 53011 Castellina In Chianti (SI)
Address: Casina Dei Ponti, 58
mapa
(+39) 0577 301222
Closed: lunes (verano), lunes y martes (invierno)
Price: 65 €
Tasting menu:: 55/70 €


  • Acciughe al verde su patate schiacciate con peperoni e cialde di mais
  • Acciughe al verde su patate schiacciate con peperoni e cialde di mais
  • Coniglio impanato alle mandorle con polpette di ceci
  • Coniglio impanato alle mandorle con polpette di ceci
  • Pate di fegatini con fichi e creme caramel di fegatini
  • Pate di fegatini con fichi e creme caramel di fegatini
  • Pici su briciole di pane fritte e colorate ai Carboni vegetali, acciuga al verde
  • Pici su briciole di pane fritte e colorate ai Carboni vegetali, acciuga al verde e pesto di prezzemolo e maggiorana
  • Rognone di coniglio con melanzana
  • Rognone di coniglio con melanzana
  • Tortino soffiato, ripieno di crema chiboust e mirtilli
  • Tortino soffiato, ripieno di crema chiboust e mirtilli

Desde el mismo día de la inauguración de su nuevo local (verano 2011), situado en el espléndido marco paisajístico de la región del Chianti de Siena, Filippo Saporito, de casi 40 años, da prueba de seguridad en sus elaboraciones y claridad en sus ideas. Preciso y riguroso en sus preparaciones, ha tomado consciencia de sus posibilidades, de sus motivaciones, de su bravura y de la visión positiva y optimista de su trabajo.
Formado en las cocinas de Arnolfo (Colle Val d'Elsa, Siena) en Italia y luego en el extranjero (Francia, Alemania, Estados Unidos), propone una cocina que prioriza la materia prima del territorio inserta en un menú gratificante que nunca se hace retórico.
Esto queda muy claro nada más empezar el festín. Realmente buenos, los riñones de conejo con berenjena cocida al horno (perfecta) y fondo de ternera servido con la grasa de la cocción de los riñones. Los sabores se intensifican con las anchoas con salsa verde sobre patatas majadas, pimientos y torta de maíz. Inconmensurable el clásico de la casa: terrina de higadillos con higos servida con ensalada campestre y crema de higadillos; un plato típico de Toscana que, elaborado y servido con esta maestría y esta perfección, no caerá nunca en la banalidad ni en el déjà vu.
Tras los entrantes, hay que probar los pici, una pasta fresca de tradición local que en esta casa alcanza niveles estratosféricos. La saboreamos en dos versiones. La primera, más casera y rústica, con un pesto verde de mejorana y perejil, sardinas y finas rebanadas y migas de pan seco. La segunda, de elaboración y presentación más precisas y minimalistas, con pesto y anchoa al lado y con los pici apenas cocidos con aceite y el pan seco frito en la sartén colorado con carbón vegetal. Esta combinación de pasta y migas crujientes de sabor ligeramente quemado fue realmente brillante.
El territorio también está presente en los platos de resistencia: pechuga y muslo de pichón con polenta frita o conejo rebozado con almendras y albóndigas de garbanzo, fritas, buenísimas, con los garbanzos picados fino mezclados con cardamomo y hierbas.
Los postres son obra de Ombretta, la esposa de Filippo: impecables, de sabores muy clásicos, pero memorables. El soufflé con crema Chiboust (crema pastelera con merengue italiano, batida, inserta en la tortada y pasada al horno) y arándanos es todo un alarde de savoir-faire pastelero: delicadeza en la construcción así como en la Chiboust, servida tibia, con sus aromas. ¡Que fragancias más finas! No menos refinado es el pastel de chocolate Valrhona relleno con helado de ron: ni demasiado dulce ni demasiado amargo; tibio, ideal.
La pequeña pastelería también está muy bien elaborada: aquí, todos los panes se hacen con levadura madre.
En sala, el otro hermano Saporito, Nicola (37 años), gran conocedor de su territorio, es el que le recomendará los mejores vinos de esta región privilegiada.
Filippo Saporito se ha encontrado a sí mismo. Con el ímpetu y la pasión que transmite a través de su cocina, es más que evidente que nos proponga grandes cosas en el futuro.



Gazpacho Manchego de Langostinos de Vinaroz

La Gastro-Croquetería de Chema
Chef: Chema Soler
Country: España
City: Madrid
Address: Calle Segovia, 17
(+34) 913642263




Ingredientes para 10 personas
Para el langostino relleno
10 Unid. de Langostinos de Vinaros
120g. de Setas de temporada
100g. de Cebolla tierna
C/s Sal/pimenta
C/s Aceite de oliva virgen extra
 
Para la cabeza de langostino en tempura rellena
10 Unid. de Cabezas de Langostinos de Vinaros
200g. Masa de Tempura
100g. Mousse de Langostinos
 
Para el Mousse de Langostinos
100g.Caldo de cabezas de langostinos
2 Unid. Langostinos
60g. Nata montada
60g.Clara de huevo montada
6g. Gelatina animal en polvo
 
Para el aire de Langostinos
200g. Caldo de cabezas de Langostinos
C/s Lecitina
 
Para el jugo de Gazpacho
500g. Carcasas de pollo
½ Unid. Conejo
10 Unid. Cabezas de Langostinos
150g. Cebollas tiernas
100g. Pimiento rojo
1 Unid. Rebanada de pan de Hogaza
C/s Pebrella
C/s Tomillo
C/s Romero
C/s Xantana
 
Para el Gazpacho Manchego
60g. Setas de temporada
150g. Torta de Gaspacho
1 Unid. Hígado de conejo
250g. Jugo de Gazpacho
C/s Sal/pimienta
 
Para el ajo/aceite de soja
2 Unid. Huevos
1 Unid. Diente de ajo
20g. Salsa de soja
5g. Vinagre de Módena
100g. Aceite de girasol
50g. Aceite de oliva virgen extra

 

Elaboración:

Para el langostino relleno de setas:
Saltear la cebolleta tierna y las setas cortadas en brunoise.
Pelar los langostinos y retirar el intestino.
Hacer un corte longitudinal por la mitad sin llegar a dividirlo. Rellenar el langostino con el salteado de setas.
Envolver con papel film y unas gotas de aceite de oliva virgen extra uno a uno.
Cocer al vapor 30 segundos.
Para la cabeza de langostino en tempura rellena:
Vaciar las cabezas de los langostinos y secar al horno a 90ºC durante 180 minutos.
Pasar las cabezas por la masa de tempura y freír hasta que quede crujiente.
Rellenar la cabeza con el mousse de langostino.
Para el Mousse de Langostinos:
Pelar y cortar en brunoise los langostinos. Extraer el jugo de las cabezas.
Disolver la gelatina en polvo en el caldo de cabezas de langostinos a 75ºC.
Juntar cuando baje a 25ºC con la nata montada, la clara de huevo montada, el langostino en brunoise y el jugo de las cabezas de los langostino; dar punto de sal y enfriar.
Para el aire de Langostinos:
Turbinar el caldo de las cabezas de los langostinos junto con la lecitian hasta obtener un aire.
Para el jugo de Gazpacho de Langostino:
Saltear las carcasas de pollo, las verduras, el conejo y las cabezas de las gambas.
Incorporar agua y llevar a ebullición; seguir cocinando a fuego lento durante dos horas.
Recuperar y deshuesar la carne de conejo.
Pasar por colador fino e introducir la carne del conejo, la rebana de pan de hogaza frita, las hierbas aromáticas y seguir reduciendo.
Triturar y pasar por estameña.
Reservar 250g para cocinar el gazpacho y texturizar el resto con Xantana hasta obtener la textura deseada.


Para el Gazpacho Manchego:

Saltear en una olla de hierro las setas, el hígado de conejo, la torta de gazpacho troceada e incorporar el jugo de gazpacho. Cocinar a fuego fuerte 5 minutos.
Para el ajo/aceite de soja:
Triturar con thurmix en un recipiente alto los huevos, el diente de ajo, el vinagre de Módena e incorporar en hilo el aceite.
Introducir la salsa de soja.

Para el montaje:
Poner en el centro de un plato hondo una cucharada del gazpacho.
Desmigar por encima un poco de torta de gazpacho para darle el toque crujiente.
Disponer el langostino relleno, tres puntos del ajo/aceite de soja, el aire de langostino y en un lateral la cabeza en tempura rellena.
Decorar con flores y cubrir el plato con la campana de cristal.
Rellenar de humo la campana y cuando se levante en la mesa jarrear el jugo de gazpacho.
 

 



9,25

Paco Morales

Paco Morales
Paco Morales
Country: Spain
City: 46880 Bocairent (Valencia)
Address: Ctra. Onteniente-Villena, Km. 16.
mapa
(+34) 962355175
Closed: Sunday night, Monday and Tuesday
Price: 80/130 €
Tasting menu:: 52, 75 y 96 €


  • Sandía secada al sol con caballa marinada y praliné tostado de romesco
  • Sandía secada al sol con caballa marinada y praliné tostado de romesco
  • Ostra con leche cruda de oveja, esencia de cordero y pesto de hierbas
  • Chopitos, especias, habas y jugo de pimientos
  • El Mercado en el plato
  • Guisantitos Tiernos escabechados con tuétano y fondo tostado de gallina
  • Escórpora a la llama con tubérculos y un suquet
  • Escórpora a la llama con tubérculos y un suquet
  • Judión estofado, guisado en tripas de bacalao, con butifarra negra
  • Judión estofado, guisado en tripas de bacalao, con butifarra negra
  • Pichón asado y reposado sobre un fondo de café con piel de bechamel
  • Pichón asado y reposado sobre un fondo de café con piel de bechamel
  • Ajo silvestre, aguacate y cebolla cítrica
  • Ajo silvestre, aguacate y cebolla cítrica
  • Almendras tiernas y ajos al pil pil
  • Almendras tiernas y ajos al pil pil
  • Arroz meloso de pollo de campo, espardeñas y judías verdes
  • Arroz meloso de pollo de campo, espardeñas y judías verdes
  • El mercado en el plato
  • El mercado en el plato
  • Flor de pimiento
  • Flor de pimiento
  • Flores del entorno, remolacha, frutos rojos y regaliz
  • Flores del entorno, remolacha, frutos rojos y regaliz
  • Menestra de verduras de verano, fondo untuoso y láminas de tocino ibérico
  • Menestra de verduras de verano, fondo untuoso y láminas de tocino ibérico
  • Nectar fría de brandada
  • Nectar fría de brandada
  • Ostra al natural con leche cruda de oveja, esencia de cordero y peto de hierbas
  • Ostra al natural con leche cruda de oveja, esencia de cordero y peto de hierbas
  • Pichón asado y reposado con tomate raf crudo y seco con yogur y especias árabes
  • Pichón asado y reposado con tomate raf crudo y seco con yogur y especias árabes
  • Salmonete glaseado con hoja de higuera, nueces frescas y cebolla
  • Salmonete glaseado con hoja de higuera, nueces frescas y cebolla
  • Sopa de tortuga, semilla de judias verdes y guindilla
  • Sopa de tortuga, semilla de judias verdes y guindilla
  • Tórtola en civet, navajas, cacao y naranja
  • Tórtola en civet, navajas, cacao y naranja

Nous l’avons répété à maintes reprises : « La cuisine de Paco Morales aspire à l’Olympe gastronomique. Ce chef, doté d’un grand talent gustatif et intellectuel, a l’érudition et la volonté suffisantes pour y parvenir ». Indépendamment des vicissitudes que traverse le secteur, dues à la situation du restaurant et de l’hôtel et à la crise profonde qui touche le monde du luxe et de la haute cuisine, professionnellement parlant, il y est parvenu. Les deux visites que nous avons rendues à Paco en 2011 méritent la grande distinction. La dernière fut même synonyme de meilleure repas de l’année en Espagne, voire dans le monde.
Créativité et perfection, perfection et créativité, combinées l’une à l’autre de manière unique. Le chef, en état d’infaillibilité, traverse une période faste. Chaque construction, épatante, recèle une imagination prodigieuse, fluide et tranquille. La maturité au carré. On ne remarque aucune volonté d’impressionner le convive, aucune stridence. Le chef ne se prend aucune liberté. Tout est présenté en harmonie ; une harmonie infinie. Virtuosité émotionnelle, palatale et technique. L’excellence même.
Le chef a déjà créé son propre style, inédit, marqué par quelques influences logiques, vu son jeune âge (30 ans), que son talent et son originalité finiront certainement par dissiper. Chaque composition sous-tend une idée personnelle, une profonde réflexion intellectuelle. L’identité du chef apparaît au sein de dispositions essentielles qui regorgent de fantaisie et de chromatisme. Des saveurs pures, nettes, immaculées, toujours raffinées et –nous ne nous lassons pas de le répéter– toujours réussies, fruit d’une philosophie naturaliste qui recourt aux techniques d’avant-garde pour exalter la nature et les matières premières, éminentes. Bien que les propositions dégagent une créativité exacerbée et ne sont guère faciles à assimiler en raison de la profondeur de leurs contenus, elles sont plus abordables que d’autres qui sont engagées envers l’art. La force des ingrédients principaux –des délices mis à nu–, la naturalité avec laquelle toutes les composantes sont présentées ainsi que la pertinence de leur combinaison contribuent à émouvoir le convive.
À l’exception de la fameuse morue en croûte aux jeunes oignons, lentilles et lard croustillant, qui se situe au-delà des temps et des goûts, tous les plats sont nouveaux. Voici les plus saillants. L’huître monumentale servie avec quelques boutons de lait de brebis cru, essence d’agneau, pesto aux herbes, croûtons piquants et médaillon de gélatine de morue au centre du fruit de mer est synonyme de spectacle essentiel et majestueux regorgeant de touches magiques qui n’influencent nullement l’ingrédient central. Qui fait mieux sans altérer la pureté et l’océanité de l’acteur principal ? Autre filigrane : « Le marché dans l’assiette » qui, poursuivant la ligne de travail de la gastronomie verte et végétale, mérite d’être qualifiée de « géniale » à tous points due vue : fantaisie, naturalité, diététique, amusement, chromatisme ; légumes, fruits, fleurs, herbes, germes,… sur fond transparent de tomate. Autre touche de génie : les pois tendres en escabèche assortis de moelle et d’une gélatine évanescente et claire de pois nains, le tout accompagnant un fond grillé de poule. La crevette crue avec escargots croquants au parfum de fenouil sauvage et béchamel montre clairement comment Paco élève les délices naturels aux sphères de l’art et de l’émotion. Les petites seiches marinées aux nuances de cannelle, cardamome, noisette fraîche et pêche de vigne montrent à nouveau à quel point il est possible d’imaginer des plats tout en respectant les produits les plus éminents. Le riz mielleux au poulet fermier assorti de bêches-de-mer et de haricots verts est une synthèse entre la mémoire historique et l’anticonformisme mise en place avec le talent sublime digne d’un numéro un de la gastronomie mondiale. Le pigeon rôti et laissé au repos servi avec une tomate Raf crue séchée, du yaourt et des épices arabes mérite les félicitations du jury pour son originalité. La tourterelle proposée en ragoût avec des couteaux, du cacao et de l’orange constitue une réinvention du gibier excellente. Les preuves de génie n’en finissent pas, comme en témoigne le lait fumé avec semences de café et cacao épicé ; raffinement, harmonie et tempérament. Chaque construction rime avec fascination, sensations et émotions indescriptibles.
Nous sommes en présence d’une cuisine engagée et idéaliste stimulée par l’adversité.
 



9,25

Paco Morales

Paco Morales
Paco Morales
Country: Spain
City: 46880 Bocairent (Valencia)
Address: Ctra. Onteniente-Villena, Km. 16.
mapa
(+34) 962355175
Closed: Sunday night, Monday and Tuesday
Price: 80/130 €
Tasting menu:: 52, 75 y 96 €


  • Sandía secada al sol con caballa marinada y praliné tostado de romesco
  • Sandía secada al sol con caballa marinada y praliné tostado de romesco
  • Ostra con leche cruda de oveja, esencia de cordero y pesto de hierbas
  • Chopitos, especias, habas y jugo de pimientos
  • El Mercado en el plato
  • Guisantitos Tiernos escabechados con tuétano y fondo tostado de gallina
  • Escórpora a la llama con tubérculos y un suquet
  • Escórpora a la llama con tubérculos y un suquet
  • Judión estofado, guisado en tripas de bacalao, con butifarra negra
  • Judión estofado, guisado en tripas de bacalao, con butifarra negra
  • Pichón asado y reposado sobre un fondo de café con piel de bechamel
  • Pichón asado y reposado sobre un fondo de café con piel de bechamel
  • Ajo silvestre, aguacate y cebolla cítrica
  • Ajo silvestre, aguacate y cebolla cítrica
  • Almendras tiernas y ajos al pil pil
  • Almendras tiernas y ajos al pil pil
  • Arroz meloso de pollo de campo, espardeñas y judías verdes
  • Arroz meloso de pollo de campo, espardeñas y judías verdes
  • El mercado en el plato
  • El mercado en el plato
  • Flor de pimiento
  • Flor de pimiento
  • Flores del entorno, remolacha, frutos rojos y regaliz
  • Flores del entorno, remolacha, frutos rojos y regaliz
  • Menestra de verduras de verano, fondo untuoso y láminas de tocino ibérico
  • Menestra de verduras de verano, fondo untuoso y láminas de tocino ibérico
  • Nectar fría de brandada
  • Nectar fría de brandada
  • Ostra al natural con leche cruda de oveja, esencia de cordero y peto de hierbas
  • Ostra al natural con leche cruda de oveja, esencia de cordero y peto de hierbas
  • Pichón asado y reposado con tomate raf crudo y seco con yogur y especias árabes
  • Pichón asado y reposado con tomate raf crudo y seco con yogur y especias árabes
  • Salmonete glaseado con hoja de higuera, nueces frescas y cebolla
  • Salmonete glaseado con hoja de higuera, nueces frescas y cebolla
  • Sopa de tortuga, semilla de judias verdes y guindilla
  • Sopa de tortuga, semilla de judias verdes y guindilla
  • Tórtola en civet, navajas, cacao y naranja
  • Tórtola en civet, navajas, cacao y naranja

L’abbiamo ripetuto innumerevoli volte “La cucina di Paco Morales aspira all’olimpo gastronomico. Ha talento, sapido e intellettuale, oltre ad erudizione e volontà”. Indipendentemente dalle vicissitudini dell’attività, soggette all’ubicazione del ristorante e dell’albergo e dalla gravissima crisi che colpisce il lusso e l’alta cucina, professionalmente ce l’ha fatta. Un paio di visite nel 2011, entrambe eccellenti e l’ultima, il miglior pranzo fatto l’ultimo anno in Spagna e, probabilmente, nel mondo.
Creatività e perfezione, perfezione e creatività, in un’insuperabile simbiosi. Lo chef è in vena e in stato di grazia. Ogni costruzione causa stupore: denota un’immaginazione portentosa, fluida e serena. Maturità, estrema maturità. Non si cerca mai di stupire, non si apprezza nessun contrasto, non si permette nessuna licenza,... tutto appare in sintonia, in infinita armonia. Virtuosismo emozionale e palatale, anche tecnico. L’eccellenza.
Lo chef ha già profilato uno stile, sicuramente inedito, con alcune logiche influenze, dato il suo curriculum e i suoi trent'anni, che sicuramente andranno scomparendo, visto il suo talento e originalità. In ogni composizione si percepisce un’idea propria, una profonda riflessione intellettuale. Identità in disposizioni essenziali che manifestano fantasia e cromatismo. Sapori puri, netti, immacolati, sempre raffinati e sempre, lo ripeteremo sino alla nausea, perfetti. In una filosofia naturalista che utilizza le tecniche d’avanguardia per esaltare la natura e materie prime eccelse. Anche se i piatti trasudano una creatività esacerbata e non sono facili da assimilare per i loro profondi contenuti, la sua cucina risulta più prossima di altre, impegnate con l’arte. La forza degli ingredienti principali, vere e proprie delizie, e la naturalezza con cui tutti gli elementi vengono disposti, oltre a mostrarne la compenetrazione, fa sì che il commensale li degusti con la vista prima che con il palato.
Salvo il celeberrimo baccalà in crosta con cipollotto, lenticchie e pancetta croccante, che si trova al disopra del tempo e dei gusti, tutto è dell’ultimo esercizio. Citiamo il più rilevante. Vistosità essenziale e maestosa, traboccante di tocchi magici che non interessano la “star”: una monumentale ostrica con bottoni di latte crudo di pecora, essenza d’agnello, pesto di erbe, crostini piccanti e un medaglione di gelatina di baccalà al centro stesso del frutto di mare. Chi offre di più senza alterare neppure minimamente la purezza e l’oceanicità dell’asse centrale? Un’altra filigrana: “il mercato nel piatto”, che persevera nella gastronomia verde, vegetale, merita la qualificazione di geniale da tutti i punti di vista: fantasía, naturalezza, dietetica, divertimento, cromatismo: verdura, frutta, fiori, erbe, germogli,... su un fondo traslucido di pomodoro. Un’altra genialità: pisellini teneri marinati con midollo, accompagnato da una gelatina evanescente e nitida di pisellini, e tutto ciò ad esaltare un fondo tostato di gallina. Il gambero crudo con lumache croccante all’aroma di finocchio selvatico con besciamella è una dimostrazione chiaroveggente di come elevare a livello di arte e di emozione la prelibatezza naturale. Le seppioline marinate con tocchi di cannella, cardamomo, nocciola fresca e pesca dimostrano ancora una volta come si può immaginare all’infinito rispettando i prodotti più eccelsi. Il risotto succulento al pollo ruspante con cetrioli di mare e fagiolini rappresenta una sintesi di memoria storica e anticonformismo sviluppata con quel talento sublime che contraddistingue un numero uno della gastronomia mondiale. Il piccione arrosto e adagiato con pomodoro Raff crudo e secco, condito con yogurt e spezie arabe dimostra un’abilità da 30 e lode condita con originalità. La tortora in salmì con cannolicchi, cacao e arancia reinventa la caccia con risultati ancora una volta eccellenti. E ancora altri colpi di genio: latte affumicato con semi di caffè e cacao speziato; raffinatezza, armonia e temperamentalità. Ogni costruzione è affascinante, ed offre sensazioni ed emozioni indescrivibili.
Ci troviamo di fronte ad una cucina impegnata e idealista, stimolata dall’avversità.
 



9,25

Paco Morales

Paco Morales
Paco Morales
Country: Spain
City: 46880 Bocairent (Valencia)
Address: Ctra. Onteniente-Villena, Km. 16.
mapa
(+34) 962355175
Closed: Sunday night, Monday and Tuesday
Price: 80/130 €
Tasting menu:: 52, 75 y 96 €


  • Sandía secada al sol con caballa marinada y praliné tostado de romesco
  • Sandía secada al sol con caballa marinada y praliné tostado de romesco
  • Ostra con leche cruda de oveja, esencia de cordero y pesto de hierbas
  • Chopitos, especias, habas y jugo de pimientos
  • El Mercado en el plato
  • Guisantitos Tiernos escabechados con tuétano y fondo tostado de gallina
  • Escórpora a la llama con tubérculos y un suquet
  • Escórpora a la llama con tubérculos y un suquet
  • Judión estofado, guisado en tripas de bacalao, con butifarra negra
  • Judión estofado, guisado en tripas de bacalao, con butifarra negra
  • Pichón asado y reposado sobre un fondo de café con piel de bechamel
  • Pichón asado y reposado sobre un fondo de café con piel de bechamel
  • Ajo silvestre, aguacate y cebolla cítrica
  • Ajo silvestre, aguacate y cebolla cítrica
  • Almendras tiernas y ajos al pil pil
  • Almendras tiernas y ajos al pil pil
  • Arroz meloso de pollo de campo, espardeñas y judías verdes
  • Arroz meloso de pollo de campo, espardeñas y judías verdes
  • El mercado en el plato
  • El mercado en el plato
  • Flor de pimiento
  • Flor de pimiento
  • Flores del entorno, remolacha, frutos rojos y regaliz
  • Flores del entorno, remolacha, frutos rojos y regaliz
  • Menestra de verduras de verano, fondo untuoso y láminas de tocino ibérico
  • Menestra de verduras de verano, fondo untuoso y láminas de tocino ibérico
  • Nectar fría de brandada
  • Nectar fría de brandada
  • Ostra al natural con leche cruda de oveja, esencia de cordero y peto de hierbas
  • Ostra al natural con leche cruda de oveja, esencia de cordero y peto de hierbas
  • Pichón asado y reposado con tomate raf crudo y seco con yogur y especias árabes
  • Pichón asado y reposado con tomate raf crudo y seco con yogur y especias árabes
  • Salmonete glaseado con hoja de higuera, nueces frescas y cebolla
  • Salmonete glaseado con hoja de higuera, nueces frescas y cebolla
  • Sopa de tortuga, semilla de judias verdes y guindilla
  • Sopa de tortuga, semilla de judias verdes y guindilla
  • Tórtola en civet, navajas, cacao y naranja
  • Tórtola en civet, navajas, cacao y naranja

We repeated it ad nauseam: “Paco Morales’s cuisine aspires to reach the very top of gastronomy. He possesses the required palatal and intellectual talent, the requested erudition and the necessary will for it”. Regardless of the vicissitudes of the sector, related to the location of the restaurant and restaurant, and of the extremely deep crisis that hits the world of luxury and haute cuisine, he has professionally already reached that summit.
Creativity and perfection, perfection and creativity, proposed in an unbeatable combination. The chef is in an auspicious state of infallibility. Every construction is amazing and is the fruits of prodigious, fluid and wise imagination. Maturity squared. There is no intention of impacting the guest at all, no shrillness, no excessive liberty… Paco’s work is all harmony, infinite harmony. Emotional, palatal and technical virtuosity. Excellence.
The chef has already defined a personal, unprecedented style that has got some influences that his talent and originality will surely make vanish. Each construction hides a personal idea, a deep intellectual reflection. The cook’s identity appears through essential displays that are full of fantasy and colours. Pure, neat, immaculate, –always– refined, and –we repeat it– excellent flavours that follow a naturalist philosophy using avant-garde techniques to glorify nature and the sublime raw materials. Although the proposals ooze with sharp creativity and the deep contents are not easy to assimilate, his cuisine is more accessible than others which are involved with art. The strength of the main ingredients –pure delights–, the naturality all the components are displayed with as well as their pertinent combination can contribute to involve the guest more deeply into the experience.
Except the famous cod in pastry with spring onion, lentils and crunchy belly pork, which is beyond times and tastes, all the proposals are new. Here are the most outstanding ones. The monumental oyster with raw sheep milk dots, lamb essence, herbs pesto, spicy croutons and cod jelly medallion placed in the centre of the seafood is synonymous with essential and majestic visual show brimming with magic touches that don’t affect the main ingredient at all. Who can do better without altering any aspect of the purity and the oceanity of the main character? Another masterpiece is called “The market in the plate”: a new green and vegetal proposal that is really ingenious from all points of view: fantasy, naturality, dietetics, divertimento, colours; vegetables, fruit, herbs, sprouts,… over translucent tomato sauce.

Here we go with the most brilliant dishes proposed in 2012. Never before had the heart of lettuce had such a personality and so much historical memory in a haute cuisine sculptural salad: crunchy and pure, covered with red pepper gelatine with pieces of oily anchovy and mint leaves. Another great expression of creative green salad is the exquisite carpaccio of green figs served with their leaves’ juice in two consistencies (blended and creamy) together with blue cheese powder. 10/10. In the same line, but a bit less stunning, we find some tender spinach with frozen Manchego cheese and some cream of burnt young garlic cream. And here is another stratospheric vegetal dish Paco made us used to: semi-sundried mushrooms seasoned with organic egg and served with grilled aubergine purée and spring garlic. After so much lightness, it is time for some gourmand proposals: raw baby beans with sautéed baby cuttlefish covered with translucent slices of Iberian pork lain over some meat stock; a composition that brims with clear flavours. And there goes another succulent and meaty feat: crystallized suckling lamb sweetbreads over toasted onion stock with a hint of Iberian pork, garnished with ginger and thyme oil, among others. And what can we say about the dehydrated tomatoes, almost dry, proposed with their frozen juice, almond cream and lemon balm. Or about the poached tuna, swimming into some juice made with its bones, served with tubers, which represents a very complex vision of a popular recipe. As usual, the top quality roasted pigeon turns to be colossal: cooked using the best technique, it is proposed with velvety anchovies and their crunchy roe. And in order to avoid any doubt about the qualification, here are three outstanding desserts: local flowers with beet, red berries and liquorice; baked pumpkin pie with its seeds; and lemon ice cream with toasted almonds praliné and rosemary flowers.

Paco’s cuisine is definitely committed and idealistic proyected in the history.
 



Invitación al Homenaje Mundial a la Paella - I Congreso del Arroz

Rafael García Santos les invita del 29 de septiembre al 2 de octubre de 2011 a la Ciudad de las Artes y las Ciencias de Valencia al Homenaje Mundial a la Paella - I Congreso del Arroz, y a inscribirse en la Gran Paellada Popular del domingo 2. (18/09/11).



7

Pericana de Muro La Pericana de Muro


LA PERICANA DE MURO, COOPERATIVA VALENCIANA

Country: España
City: 03830 Muro de Alcoy (Alicante)
Address: Avda. La Estación, s/n.
(+43) 649875039
Price: 5 €


  No se conoce con exactitud el origen de este condumio. Lo que si se sabe es que era una comida de trabajadores del campo, que ingerían cuando iban a hacer la siega o la trilla, trabajos muy agotadores, que servia para reponer fuerzas.
La pericana es un producto autóctono de la zona de Alcoy. Se compone de los siguientes ingredientes: La callosina o pimiento seco conocida como "bajoca o bajoca d'enrastrar seca", bacalao de 1ª calidad, ajos y, por supuesto aceite de oliva virgen extra. La forma de utilizar estos ingredientes, como en todas las recetas y platos, es muy diversa.
El sabor es rústico y dentro de esa identidad muy refinado, transmitiendo autencidad y costumbrismo. Predominan en boca el pimiento seco, el aceite y el bacalao, en un logrado equilibrio, casi a parte iguales, con independencia de que haya más presencia de uno que de otros.



8,5

Gasthof Rössli

Stephan Wiesner
Country: Switzerland
City: 6182 Escholzmatt
Address: Hauftstrasse 111
mapa
+(41) 414861241
Closed: Mondays and Tuesdays, three weeks in January and three weeks in June
Price:
Tasting menu:: 135 €


  • Tierra
  • Caldo de guisantes con pollo a las acederas...
  • Cadera de vacuno macerada con hinojo y nebbiolo con aire de salchichón...
  • Albóndigas de sémola de patata rellenas de boletus con trufas...
  • Carrillera de vaca rellena de tocino marinado en humo líquido...
  • Helado de té verde con wan de fresas...
  • Helados de arce y de clavos ovidados
  • Mermeladas originales

Wiesner, “the Wizard”. This is the nickname this figure earned because of his culinary behaviour. He could also be called “the Woodcutter”, for what he makes with wood and smoke and their essential oils; an original touch he gives to his dishes, most of which have these fragrances. Or “the Perfumer”, as he focuses his cuisine on the criteria in use in this sector. Stefan’s particular style and identity is based on the products he finds in the wood and on his special way of treating raw materials. Sometimes, the guest can’t exactly know what he/she is eating, not because the main ingredients are not neat and immaculate, but because the complements –sauces or garnish– are made of unknown wild products. This is the leitmotiv of his cuisine, absolutely different regarding flavours and smells. Furthermore, the constructions are utterly elaborate and require many efforts due to the infinity of ingredients and transformations they all suppose. A complex and experimental work, definitely. A good example of what has been mentioned before is the warm pea broth with red clover oil, served with a perfectly done chicken breast, tender and juicy, seasoned with a sauce of chopped Swiss chard, celery crisps planted into a creamy essence of the bird, distilled herbs and sprinkled salted roe. Don’t look for references, you won’t find any! In this case, the originality and the diversity of the composition preserve the identity of the main character: a marvellous chicken. The marinated Scottish salmon served with an octopus terrine wrapped into hazel leaves and perfumed with cinnamon is a series of great elements. It is accompanied by caramelized walnuts, elemi tree sauce, fried germinated fenugreek and lovage seeds. Let’s insist: the main ingredients are proposed in all their naturality and the seasonings rime with brand new sensations. Among the novelties we also find the beef hip marinated with fennel and nebbiolo wine and cured for five weeks, served with spiced sausage air –strength plus strength–, over some Yorkshire pudding, with a brushstroke of apricot jam, a hint of clove, beef sauce and basil sauce. The chef plays with different spaces and the guest decides whether he/she tastes them separately or mixing them to obtain a succulent combination. Both options are extremely profound and gourmand, anyway. Wiesner won’t probably run out of ideas, because each proposal is aimed at astonishing the guest; this is a rule of the house. Take the ball of baked potato semolina, for example, perfumed with orange and stuffed with boletus, boiled into milk with a touch of beech which confirms its presence in the accompanying caramelized milk and butter. The whole story ends with a vinegar milk and some generous pieces of truffle. Wood, mountains and landscapes are just excuses for creating. Refined rustic proposals: veal cheek filled with 1-cm cubes of pork marinated in liquid smoke of fir tree and vacuum-cooked, garnished with an infinity of impeccable elements: veal sauce, wild artichokes, salted capers, vaporized chips of pork skin, old cheese pesto, and so many other things. In spite of the copious side of the dish and of the meal in general, our plate was completely empty and we even wanted to enjoy more of the wonders made by this genius of the stoves called Stefan. The yoghurt and green tea ice cream served with a wan or kind of pasty filled with strawberries and fried into coconut oil, crystallized Alpine roses, smoke of flambéed juniper berries and bunch of rosemary, rose sauce and rockrose or raspberry oil is really tremendous. Utterly refreshing, aromatic, fruity, light, ingenious and even chromatic. Then came the cheese board –a whole table, actually– with more than 100 Swiss varieties, all worthy of their fame and of the Swiss excellence, proposed with 40 incredible “jams”: spicy red pepper, salami with mustard, chickpeas, … as well as woods and smokes, obviously! And to reconfirm the talents of the poet, taste the maple ice cream or the one made of yoghurt and rusty nails, just to say goodbye in an essential way. Not only the experience opened our minds and gave us great pleasures, but it also allowed us to leave the place full of vegetarian feelings. Incredible, but true.