Risotto blanc avec poudre de café et càpres de Pantelleria
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E senza nessuna paura di equivocarci, possiamo asseverare che Massimiliano Alajmo, primus inter pares tra i cuochi della pasta, si colloca nell’elite mondiale anche in quanto a risotti. Nonostante la sua giovinezza, ha creato i suoi due capolavori già qualche anno fa, e non è ancora stato in grado di superarli pur trovandosi in permanente stato di grazia. Il motivo: risulta una prodezza quasi impossibile data la magnanimità dei precedenti. Tutto sommato, tanto vale il risotto allo zafferano con polvere di liquirizia, che il risotto bianco con polvere di caffè e capperi; sino all’estremo che la differenza potrebbe essere marcata solo dall’ispirazione del cuoco o dalla preferenza del commensale.
Entrambi si sostentano su uno stile minimalista. Entrambi offrono radicali contrapposizioni di sapori in incredibile armonia. Gusti di polvere di liquirizia (spolverata sul piatto) e capperi (tritati e sparsi sulla graminacea ) che, nonostante la loro potenza si manifestano equilibrati e sempre in funzione del cereale, che conserva pienamente la sua identità sapida. Ci troviamo, quindi, davanti ad un piatto di riso con una sottile e compensata originalità. La qualità intrinseca dell’ingrediente principale, la cottura uniforme che mostra il grano e la coesione del sugo contribuiscono alla perfezione di questo fantasioso risotto.