L'altra luna di Valencia
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Quique Dacosta è uno dei cuochi con il senso del gusto più sviluppato dell'universo gastronomico, non solo a livello palatale, ma anche scenico. Amante della natura, dell'architettura, della pittura,... negli ultimi tempi ha fissato il proprio stile contemplando il paesaggio. Conseguenza di tutte queste passioni è quest'opera architettonica e paesaggistica, simbiosi di due ispirazioni. Prima, nel 2006, ha creato un piatto (L'Opera di Calatrava), sorto dall'ammirazione che sente per la maestosa opera di questo personaggio universale nella Città delle Scienze e delle Arti di Valencia. Come evoluzione di quella prima idea, che ha condito con una nuova visione (questa di una notte d'estate) come se fosse stato “a la luna de Valencia” , è sorta una nuova espressione artistica: L'altra Luna di Valencia. In bianco e nero; come la vita. E con l'eleganza di questi colori e l'originalità che lo caratterizza ha plasmato questa luminosa stampa commestibile. Rutilante e bellissima composizione del paesaggio, che ha per protagonista la stessa natura: la seppia e il suo inchiostro. Quindi è venuta la fantasia, la tecnica, il buon gusto,... in definitiva l'arte, per potenziare una prelibatezza innata. E per confermare quel detto popolare che dice "il buono, se è bello, è più desiderabile". E qui c'è questa visione “lunatica” che innalza al cielo la seppia. O questa pazzia che ci permette di assaporare la luna, la luna piena.
Espressione in spagnolo che significa “restare con un palmo di naso”.